3 Novembre 2022 - 12:55

Ora legale, perché molti chiedono di abolirla definitivamente

L’ora legale è quella convenzione adottata da ciascuno Stato secondo cui, nel periodo estivo, le lancette dell’orologio vengono spostate un’ora avanti per sfruttare meglio la presenza del sole

ora legale

L’ora legale è quella convenzione adottata da ciascuno Stato secondo cui, nel periodo estivo, le lancette dell’orologio vengono spostate un’ora avanti per sfruttare meglio la presenza del sole.

L’ora legale, quindi, comporta un cospicuo risparmio energetico dovuto al fatto che permette di impiegare ore di luce che generalmente vengono sprecate a causa delle abitudini di orario.

Nell’era moderna, questo vale ovviamente anche per quel che riguarda l’utilizzo di internet, delle piattaforme di giochi per casinò non AAMS e ai principali social media a cui sono collegati notevoli dispendi di energia.

Da tempo l’Unione Europea discute riguardo all’opportunità di abolire il cambio orario, mantenendo esclusivamente l’ora legale, l’ora solare o eventualmente scegliendo di adottare una media tra le due.

In base al grande numero di studi e ricerche effettuate da professionisti negli ultimi anni, abbiamo la possibilità di capire quale sarebbe l’opzione più conveniente per un migliore risparmio di energia. 

I vantaggi dell’ora legale

Si stima che in Italia, per quanto riguarda l’anno 2021-2022, l’ora legale ha permesso di risparmiare ben 190 milioni. Il minor consumo energetico ha permesso non solo una diminuzione dei costi delle bollette dei cittadini italiani, ma anche una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 200mila tonnellate.

Si tratta di numeri impressionanti, che infatti hanno spinto le principali associazioni e società impegnate per la lotta al cambiamento climatico al mantenimento della convenzione dell’ora legale.

Secondi gli studi e le analisi effettuate dalla società Terna, dal 2004 al 2022 l’Italia ha risparmiato, grazie alla variazione oraria, oltre 2 miliardi di euro.

L’UE e l’ipotesi abolizione 

Ormai da decenni l’Unione Europea spinge affinché si possa adottare soltanto una delle due opzioni. In passato tale scelta è stata addirittura sottoposta ad un sondaggio, il quale pare aver premiato l’abbandono dell’ora legale, con una schiacciante maggioranza pari all’80%.

Tante cose sono cambiate, tuttavia, e con l’aumento dei costi relativi alle bollette di gas e all’ energia elettrica il sentimento sembrerebbe essere drasticamente mutato.

Il desiderio di eliminare l’ora legale è motivato dal fatto che l’imposizione di un cambio orario porterebbe a disagi e fastidi psico-fisici legati allo scombussolamento dei cicli di sonno e dei ritmi circadiani.

Inoltre buona parte dei membri del Consiglio Europeo ritiene che l’ora legale rappresenti una fastidiosa prevaricazione su quelli che sono i cicli naturali delle giornate. 

Una via di mezzo…?

In medio stat virtus, ce lo insegnano gli antichi. Per quanto si ritiene che l’ora legale comporti un enorme risparmio energetico, e di conseguenza un enorme beneficio per i cittadini italiani, l’ideale sarebbe un compromesso che metta d’accordo entrambe le fazioni.

È, infatti, opinione comune che si possa scegliere un unico orario che consenta di evitare il fastidioso spostamento delle lancette nelle ore notturne, e di fruire ugualmente di una maggiore quantità di sole nel corso delle giornate estive.