29 Febbraio 2016 - 11:54

Oscar 2016, vince “Il Caso Spotlight”. Finalmente Di Caprio!

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Si è conclusa, al Dolby Theatre di Los Angeles, la maratona notturna per la consegna degli 88mi Academy Awards. Vince, come miglior film, “Il caso Spotlight”, di Tom McCarthy e Josh Singer, che racconta l’inchiesta del Boston Globe sulla copertura sistematica dei vertici della Chiesa locale, degli abusi sessuali ai danni di minori, da parte di 70 sacerdoti locali. Il miglior attore è Leonardo di Caprio con “Revenant”, ma trionfa anche l’Italia con Ennio Morricone, premiato dalla giuria per la migliore colonna sonora

[ads1]Si è conclusa poche ore fa, al Dolby Theatre di Los Angeles, l’88ma Edizione degli Academy Awards.

Leonardo Di Caprio, considerato uno dei migliori attori della sua generazione e alla sesta candidatura ad un Premio Oscar, ha finalmente ottenuto la statuetta per la sua interpretazione nel film The Revenant, di Alejandro Gonzalez Inarritu. Candidato tre volte come miglior attore protagonista, una come miglior attore non protagonista e una come protagonista, Di Caprio non aveva mai vinto e questa cosa era diventata una specie di tormentone.

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Leonardo Di Caprio, suo l’Oscar come miglior attore

Il premio al miglior film va invece a “Il Caso Spotlight“, film di Tom McCarthy e Josh Singer, che racconta dell’inchiesta fatta dal Boston Globe sulla copertura degli abusi sessuali verso i minori da parte della Chiesa Cattolica, la quale ha coperto ben settanta prelati locali, tentando anche di insabbiare lo scandalo. L’indagine dei ragazzi del Globe è valsa al giornale il Premio Pulitzer, e la storia di quei giorni è stata poi messa sullo schermo dal regista di “Ti presento i miei”, col supporto del giovane ma già affermato sceneggiatore di Philadelphia Josh Singer.

Incetta di premi per Mad Max: the Fury Road, che ha vinto ben sei statuette, anche se nessuna delle principali, mentre nessun premio è andato ai pur attesi The Martian, con un ottimo Matt Damon, e Carol, di Todd Haynes, con Cate Blanchett.

Il miglior attore non protagonista è stato Mark Rylance, che ha vinto per la sua straordinaria interpretazione dell’agente segreto sovietico Rudolf Abel ne “Il ponte delle spie”, mentre nessun premio è andato al pur bravo Sylvester Stallone, di nuovo nei panni del pugile Rocky Balboa, nel malinconico ma action Creed.

Miglior attrice non protagonista è invece Alicia Vikander, premiata per The Danish Girl: l’attrice svedese, 27 anni, è legata all’attore americano Michael Fassbender che l’ha lanciata, e l’abbiamo vista di recente in Ex Machina, film di fantascienza di Alex Garland con Oscar Isaac e Domhnal Gleeson.

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Morricone, suo l’oscar per la miglior colonna sonora

Spazio anche per l’Italia, con Ennio Morricone che, dopo essere stato insignito della stella ad Hollywood Boulevard proprio ieri, è riuscito a portare a casa la sua prima statuetta, ottenuta grazie alla colonna sonora del film di Quentin Tarantino “The Hateful Eight”.

Alejandro Gomez Inarritu, infine, già premiato per la miglior regia per “Birdman” nel 2015, ha bissato il successo di un anno fa con il suo “Revenant“.

Quanto alla cerimonia, questa sarà ricordata a lungo per il potente quanto lungo monologo del comico Chris Rock, che ha anche affrontato la questione della mancanza di attori e registi di colore agli Awards, oltre alla presenza dello staff originale del Boston Globe che ha lavorato a “Il Caso Spotlight” insieme ad attori e registi. Nota comica con l’orso di Revenant comodo in mezzo al pubblico e reunion tra Kate Winslet e Leonardo di Caprio, sul palco, per ricordare insieme il loro successo in Titanic. Spazio anche per i droidi di Star Wars che hanno fatto un giro del palco, mentre Lady Gaga ha cantato una canzone per le persone vittime di abusi sessuali nei campus universitari d’America. [ads2]