19 Maggio 2018 - 13:12

Parma, qui si fa la storiA: nessuno come gli emiliani

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Il suicidio sportivo del Frosinone consente al Parma di tornare in Serie A, ottenendo la terza promozione in 3 anni dopo il fallimento del 2015

Ultima giornata di Serie B, 88° minuto: il Frosinone è in vantaggio 2-1 contro il Foggia e vede la Serie A. Sul campo di La Spezia, il Parma vince contro il liguri ma non basta perché i laziali stanno vincendo e sembra destinato ai playoff.

Sembra, perché quanto accade un minuto dopo assume le sembianze di un dramma sportivo, ancora una volta per i tifosi del Frosinone, dopo quanto accaduto lo scorso anno. Infatti, Floriano in contropiede beffa con un cucchiaio Vigorito e gela il Benito Stirpe. La classifica recita: Parma 2° a 72, Frosinone idem ma i ducali hanno la meglio per gli scontri diretti (2-1 in terra laziale peri padroni di casa, 2-0 per gli uomini di D’Aversa al Tardini). Il Parma è in Serie A, ciociari ai play-off.

Iniziano i festeggiamenti dei tifosi del Parma, tra chi è andato al Picco di La Spezia a seguire la squadra e chi è rimasto a casa, e dei giocatori in campo. I ducali tornano in Serie A dopo 3 anni, stabilendo un record: nessuno è mai riuscito a ottenere un tris di promozioni dirette partendo dai Dilettanti.

Quei Dilettanti dove la città di Parma e il Parma era sprofondato dopo il fallimento nella stagione 2014-15, la stagione post-esclusione dall’Europa League per mancanza di licenza e l’inizio dei debiti di Ghirardi (con successive dimissioni da Presidente) e i soldi fantasma di Pietro Manenti.

Una pagina nera nella storia della squadra emiliana, oscurata dal triplo salto di categoria con il ritorno tra i “Grandi” in poco tempo.

Alessandro Lucarelli e la promessa mantenuta

“Farò di tutto per far tornare Parma in alto il prima possibile”. Con queste parole, Alessandro Lucarelli aveva promesso ai suoi tifosi un qualcosa che in pochi forse credevano. Ed invece è successo, con il suo Capitano 40enne in campo dalla D alla A. E che adesso lascia.

Già, perché dopo l’ultimo rinnovo, avvenuto dopo la promozione in B ai danni dell’Alessandria, Lucarelli aveva un desiderio: lasciare il Parma in Serie A. Desiderio esaudito, nella maniera più rocambolesca.

Adesso Lucarelli può lasciare Parma (la squadra, non la città) sapendo di essere riuscito a fare quello che aveva promesso. Di esserci stato nonostante il dramma e di non aver mai mollato anche quando le promozioni sembravano un miraggio.

Il Parma torna nel calcio che conta, torna la piazza che negli anni ’90 ha vissuto grandi stagione e festeggiato 2 Coppe Uefa, 2 Coppe Italia, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa UEFA e 1 Supercoppa Italiana.

Nell’ultimo trofeo europeo, ottenuto nel 1998 con Alberto Malesani in panchina, c’era quel Gianluigi Buffon che nei giorni scorsi ha dato l’addio alla Juventus. Adesso che il Parma è tornato in Serie A, un pensierino dal sapore nostalgico e romantico potrebbe aleggiare nella mente del portierone di Carrara? Chissà.

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