Pensioni, con la quota 100 si perde fino al 34%
Con la nuova riforma delle pensioni, la cosiddetta quota 100, si avrebbe un aumento della spesa. Per arginare il problema, si abbasserà l’assegno
La riforma delle pensioni è stato uno dei punti chiave su cui si è giocato il Governo M5S-Lega. Nel contratto di Governo, si è deciso di istituire la cosiddetta quota 100. I tecnici dell’Ufficio parlamentare di bilancio hanno condotto delle simulazioni, e nel 2019 si avrebbe un aumento della spesa pensionistica di 13 miliardi di €.
Per arginare questo problema sarebbe necessario abbassare l’assegno pensionistico del 34% rispetto a quanto spetterebbe se si andasse in pensione a 67 anni.
Secondo lo studio, “l’anno prossimo i lavoratori con il doppio requisito 62 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva saranno 437 mila. Una larga parte, circa il 90%, di questi potenziali pensionandi detiene quei requisiti già con lo scadere del 2018.”
Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ha dichiarato sulle pensioni che la misura riguarderà al massimo il 70% dei potenziali destinatari e che il costo risulterebbe inferiore.
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