Polizia di frontiera UE, la proposta ufficiale è vicina?
Durante il prossimo discorso sullo Stato dell’Unione, Juncker parlerà della la polizia di frontiera UE, una misura attesa da anni
La polizia di frontiera europea è una misura da tempo auspicata. Dalla sicurezza dell’area Schengen, alla gestione degli arrivi dei migranti, fino ai controlli di routine, la polizia comune sarebbe un grande passo avanti nell’integrazione europea, e potrebbe costituire persino un precedente importante per spingere gli Stati Membri ancora restii verso l‘esercito comune.
Oggi, sembra che Juncker intenda far pressing. Mercoledì 12 settembre, infatti, il Presidente della Commissione Europea parlerà, durante il discorso annuale sullo Stato dell’Unione di fronte al Parlamento Europeo, anche della proposta della polizia comune, cercando di fare pressioni su Parlamento e Consiglio e magari annunciando la preparazione di una proposta legislativa della Commissione.
Chiaramente, ogni proposta dovrà poi ottenere l’approvazione del Parlamento e del Consiglio Europeo. Gli effetti di una simile riforma sarebbe molteplici: il controllo dell’immigrazione irregolare ad esempio si trasformerebbe in una competenza comunitaria, evitando che alcuni Stati Membri debbano gestire più di altri il fenomeno strutturale dell’immigrazione. Il progetto prevede la creazione di una vera e propria Guardia europea delle coste e dei confini, la cui primissima mansione sarà ovviamente sorvegliare i confini europei, ma che anche la possibilità di intervenire in Paesi terzi e con poteri di partecipazione ad operazioni di rimpatrio.
I paesi finora timorosi di una cessione di sovranità, che hanno avversato da subito la riforma, potrebbero opporvisi in Parlamento e, successivamente, in Consiglio. A inizio luglio, a Vienna per l’avvio della presidenza di turno austriaca del Consiglio dell’Ue, il presidente Juncker, aveva annunciato per settembre la proposta legislativa della Commissione Ue per dotare Frontex di 10mila unità aggiuntive entro il 2027, irrobustendone il mandato, trasformando l’agenzia Ue in un vero e proprio corpo di polizia di frontiera, con un compito decisivo sui rimpatri. Anche il Commissario europeo alla Migrazione, Dimitris Avramopoulos, aveva annunciato alcune delle misure che saranno presentate la prossima settimana. Tra queste, proprio la trasformazione dell’Agenzia delle guardie di frontiera e guardacoste, Frontex, in una vera e propria polizia europea.
Tuttavia, tra Parlamento e Consiglio, la strada per l’adozione del progetto è ancora tutta da verificare.
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