2 Maggio 2024 - 13:46

Portomaggiore, studenti protestano contro un bullo violento

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PORTOMAGGIORE PROTESTANO CONTRO BULLO – Un 12enne viene ferito alla testa da un bullo che lo prende di mira. Gli studenti, per supportare la vittima e per denunciare quanto accaduto, organizzano una protesta e non entrano a scuola.

Questo è ciò che è accaduto in un istituto di Portomaggiore, in provincia di Ferrara, in seguito ad un episodio avvenuto lo scorso 19 aprile durante una lezione di matematica. I ragazzi, sostenuti dai propri genitori, hanno manifestato con disagio una situazione fuori controllo che gli adulti non sembrano in grado di gestire.

Bullismo a Portomaggiore: l’episodio

Come detto in precedenza, il grave episodio è avvenuto lo scorso 19 aprile. Durante la lezione di matematica, l’insegnate era intento a sistemare delle verifiche. In quel momento il bullo, che aveva preso di mira la vittima già dall’inizio dell’anno scolastico, ha fatto sbattere la testa contro lo spigolo del banco, ferendolo. Il professore presente in classe, è intervenuto prontamente chiamando sia il 118 che i carabinieri.

La vittima ha subito un trauma cranico minore con ferita trattata con cinque punti di sutura e una prognosi di 10 giorni. I genitori avevano sporto già una prima denuncia ai Carabinieri per minacce. Dopo il grave episodio, la famiglia ha esposto denuncia contro l’istituto scolastico.

Gli alunni protestano contro il bullo

Numerosi gli allievi che hanno manifestato fuori i cancelli della scuola. “Abbiamo paura di…” recitavano i cartelli esposti dagli studenti, con il nome del ragazzo aggressore scritto a caratteri cubitali. I ragazzi sono stati supportati dai loro genitori, che li hanno aiutati a esprimere il loro disagio. I ragazzi si sono poi seduti fuori i cancelli della scuola, esprimendo la loro preoccupazione per un clima di violenza che sta andando fuori controllo.

Alla protesta hanno partecipato anche il sindaco Dario Bernardi e il comandante del radiomobile di Portomaggiore, Antonio Muzi, a dimostrazione della gravità della situazione. I genitori della vittima (e non solo) chiedono l’allontanamento del ragazzo dalla scuola. L‘istituto, invece, anche se ha condannato l’accaduto, preferisce percorrere strade educative.

Il sindaco Bernardi ha dichiarato l’impegno dell’amministrazione comunale nel contrastare ogni forma di prevaricazione, in collaborazione con la scuola, pur rispettandone l’autonomia. Inoltre ha espresso la volontà di facilitare il dialogo e di intervenire per quanto di competenza per risolvere questa complessa situazione. L’obiettivo è quello di preservare l’immagine delle scuole di Portomaggiore, note per il loro lavoro di integrazione e per l’offerta formativa di qualità.

Fonti: Orizzonte Scuola e Repubblica

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