Prescrizione, un altro strappo al Governo. Renzi contro il PD
La maggioranza boccia la proposta di Enrico Costa, che stravolgerebbe la riforma Bonafede per lo stop alla prescrizione dopo il primo grado
Matteo Renzi non ha perso tempo nell’attaccare la sua vecchia casa, il PD. Il giorno più duro tra PD e Italia Viva è arrivato in materia giuridica. A dividere la proposta di modificare la riforma Bonafede sulla prescrizione.
«Il Pd insegue il populismo giudiziario del M5S». Così, Matteo Renzi commenta la bocciatura della riforma. Una tensione che covava da settimane e che esplode prima di tutto in Commissione Giustizia alla Camera. La maggioranza boccia la proposta di legge di Enrico Costa (Forza Italia) ma Italia Viva, in nome del garantismo, vota con il centrodestra, come annunciato da tempo. M5s, PD e LEU la spuntano 23 a 22 solo grazie al voto inusuale della presidente della Commissione, la cinquestelle Francesca Businarolo. Subito si scatena la polemica tra gli ex compagni di partito.
La discussione
«Siamo rimasti fedeli alla legge Orlando, non è possibile che ci sia un processo senza fine», spiega in serata Renzi, evocando colui che fu suo ministro della Giustizia, ora vicesegretario dem.
«Noi pensiamo che si possano evitare regali a Salvini e alla Meloni – commenta in risposta Orlando – e al contempo difendere le garanzie costituzionali».
«Iv ha tenuto in Commissione un atteggiamento ambiguo – dice Walter Verini (Pd) – Siamo andati a rimorchio della coerenza e del fatto che per la prima volta c’è l’occasione in questo Parlamento di discutere e di arrivare a tempi certi dei processi. Noi non voteremo mai con Salvini».
Lo scontro non si limita alla giustizia. In un’intervista, Renzi parla della durata del governo e avverte, «questo lo vediamo dopo la verifica». Ore dopo in tv affonda: «Il nuovo Pd si sta spostando su una linea di maggiore contiguità con i grillini. Una grande alleanza da D’Alema a Toninelli? Mi sento male solo a pensarci».
Michele Bordo, vice capogruppo Pd alla Camera: «Se Italia Viva, dopo aver votato con Salvini e il resto delle destre e dopo aver rotto l’alleanza di centrosinistra in Puglia, vuole continuare ad aiutare le opposizioni, mettendo a rischio la tenuta del governo, lo dica chiaramente».
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