23 Maggio 2018 - 13:21

Prima che la notte: il film sul giornalista Peppe Fava e i suoi “carusi” che non avevano paura

Prima che la notte

In occasione della Giornata della Legalità, oggi 23 maggio, andrà in onda su Rai1 il film Prima che la Notte

Stasera su Rai1 alle 21:25 andrà in onda, in occasione della Giornata della Legalità, il film Prima che la notte, che affronta le vicende del giornalista Peppe Fava. Il film, immagine dopo immagine, ci farà rivivere quei famosi anni ’80 a ritmo di rock e articoli d’inchiesta. Prima che la notte non nasce per raccontare la morte di Fava, ma è un inno alla vita, alla libertà di scrittura e alla voglia di fare il buon vecchio giornalismo, che oggi costringe molti giornalisti a girare con la scorta.

L’insegnamento di Fava è rivolto a tutti quelli che per mestiere raccontano il mondo. Lui insieme ai suoi “Carusi”, gruppo di giovani senza esperienza ma con tanta voglia di fare, raccontava il mondo, quello di Catania.  “Dovete raccontare quello che vedete divertendovi” questo diceva ai suoi ragazzi. Con “divertimento” intendeva assumersi il rischio di fronte al potere che li definì nel giro di poco di tempo i “rompiscatole”.

Giuseppe Fava di voglia di fare ne aveva da vendere e davanti alle difficoltà non si è mai arreso: è stato licenziato, hanno provato a corromperlo, ma lui era sicuro delle proprie scelte. Nel 1981, tornato a Catania, si ipotecò casa e riuscì a fondare la sua testata “I Siciliani”. 

Solo i 5 colpi di pistola in testa, che lo hanno raggiunto quella terribile mattina del 5 gennaio 1984, sono riusciti a fermarlo. Ma le sue idee non sono mai morte e continuano a vivere attraverso suo figlio Claudio e gli altri carusi. Peppe Fava era un giornalista scomodo: non aveva paura di scrivere nero su bianco i nomi di tutti quelli che non potevano essere nominati o di ricostruire fatti “delicati”.

Le parole di Don Ciotti

Alla presentazione del film, Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, ha affermato: “Il film entra dentro, è bello e gli attori sono veri e credibili, hanno reso vivo tutto. Pippo Fava è mostrato come uno se lo immagina. Lui era ottimista e divorato dalla passione per il giornalismo, ma grida nel deserto. Anche noi rischiamo di farlo, nella sua Catania impaurita si rivolge ai giovani e li rende protagonisti”.

E ancora: “Oggi le mafie sono cambiate, ma molti elementi nel film riguardano l’oggi. Le mafie hanno cambiato i profili organizzativi e hanno più vocazione imprenditoriale. La legalità non deve essere un idolo. Viene trattata come bandiera anche da chi la calpesta, non può diventare un idolo. Rischia di essere confinata in un linguaggio educativo, deve diventare una parola di vita”. 

In quegli anni, per tutti la mafia era solo a Palermo, ma era anche a Catania e Fava “ha avuto forza e coraggio, ha preso posizione” dice don Ciotti “non si è voltato dall’altra parte, non ha preso soldi”. 

Infine: “Sono certo che questo film parlerà ai ragazzi e graffierà la coscienze”.

Produzione e cast

Prima che la notte è stato co-prodotto da Rai Fiction con Fulvio e Paola Lucisano, scritto da Claudio Fava, Michele Gambino e Monica Zapelli e diretto da Daniele Vicari. La sceneggiatura firmata da Claudio Fava e Michele Gambino, a partire dall’omonimo libro, ne assicura la memoria. Inoltre Gambino, fu uno dei carusi che più si impegnò per far sapere a tutti la verità sulla morte di Peppe.

Claudio Fava, entusiasta del lavoro, ha così osservato: “È importante come raccontiamo queste storie. Io ho visto e ascoltato molte storie e spesso c’era un limite, ovvero raccontare certi personaggi attraverso le loro morti. Ma parlarne come eroi li allontana da noi, penso che questo film abbia messo da parte la dimensione dell’eroismo e abbia restituito a Fava la sua vita. La sua lotta alla mafia era fatta anche di risate e momenti semplici. Mio padre era una persona simile a tutti noi, con i suoi sentimenti e la sua tenacia”.

Nei panni di Peppe Fava un magistrale Fabrizio Gifuni, mentre il figlio Claudio è interpretato dall’attore siciliano Dario Aita.

23 maggio

Ricordiamo che oggi, 23 maggio, va in onda questo film in occasione di quella che è stata denominata Giornata della Legalità. Giornata che è stata istituita per non far dimenticare al mondo, persone come Peppe Fava, Paolo Borsellino, Giuseppe Falcone e tanti altri giornalisti, magistrati e uomini che non si sono piegati alla mafia ed hanno avuto il coraggio di denunciare.

 

 

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