Racconti di viaggio, ho deciso, lo faccio, cambio vita
Racconti di viaggio : ho deciso, lo faccio, cambio vita, e viaggio
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Racconti di viaggio : continuano le nostre storie di vite reali. Oggi sarà Marika Ciaccia, 26anni originaria di Varese, a raccontarci la sua storia di viaggiatrice, e del suo “cambio vita”.
Ciao Marika, ti andrebbe di presentarti ai nostri lettori?
Un saluto a tutti i lettori di Zon, io sono Marika Ciaccia, originaria della verde e bella provincia di Varese, ed ho mollato tutto per viaggiare.
Ad un certo punto della tua vita hai deciso di “cambiare tutto”, mollare il lavoro e dedicarti ai viaggi. Quando e perché è nata in te questa esigenza?
Avete mai avuto la sensazione di “star sbagliando tutto”? Ecco, e proprio quello che è successo a me.
Nella mia “vita di prima” mi ero sempre arrangiata con sacrifici e lavori precari, fino a conquistare il tanto ambito “posto fisso” presso uno studio medico.
Accettai il lavoro per pagarmi gli studi di naturopatia; ma non sentendomi, però, né felice né appagata, finii per fare male entrambe le cose, studio e lavoro, e mi ritrovai a sentirmi ancor più triste e inutile.
Avevo bisogno di staccare un po’ la spina, di cercare nuovi stimoli, di fare qualcosa di nuovo; qualcosa che mi motivasse, entusiasmasse e facesse sentire ancora viva.
Cosi sono partita da sola, zaino in spalla, per intraprendere il Cammino di Santiago de Compostela; quel mese di cammino mi ha segnato profondamente, ed ho deciso che non potevo e non volevo continuare a vivere una “vita triste” solo perché “così va il mondo”.
Com’è stata accolta da parenti ed amici?
All’inizio con tanto sgomento ed incredulità; poi, dinnanzi alla mia ferma presa di posizione, hanno iniziato ad accettarlo, ed incoraggiarmi a seguire i miei sogni.
Se vuoi, puoi; è questa la chiave di tutto.
Se una cosa la si vuole davvero, se la si sente forte, dentro, allora tutto si muoverà affinché quella cosa si realizzi nel migliore dei modi.
In quali Paesi sei già stata e quali invece sono tra le tue prossime tappe?
Ho appena iniziato!
In questo periodo ho girato principalmente l’Europa ed il nord Africa; ma cerco di farlo in modo atipico, per non perdermi le bellezze nascoste agli occhi dei turisti.
Prediligo viaggi lenti, a piedi, ed in paesini sconosciuti in mezzo ai monti o di suggestiva bellezza naturale; sono questi i luoghi “al top” della mia lista.
Quale tra questi luoghi ti è rimasto nel cuore e in quale, invece, non torneresti più e perché?
Ho nel cuore la Normandia, per l’incredibile sensazione che mi ha trasmesso di essere piccola piccola.
Di fronte alla maestosa imponenza delle scogliere, e delle grosse onde che vi si infrangono quando il mare è arrabbiato, mi sono sentita come un granello di sabbia sulla spiaggia.
Mentre non mi sono trovata bene in Tunisia, a causa del modo in cui le persone del posto cercano di “fregare economicamente” chi è interessato sinceramente alla loro cultura; lì, mi sono ritrovata nel Sahara, circondata da un gruppo di ragazzi tunisini che mi chiedevano soldi con un tono poco amichevole, se si capisce cosa intendo. Non è stato bello perché la mia guida era in accordo con loro.
Quali sono le principali difficoltà che affronti nei tuoi viaggi?
Al momento vivo tutto con entusiasmo; ma sono una capra con le lingue straniere, e faccio fatica a capire come spostarmi o cosa mangiare. Ho la fortuna di non essermi mai persa, e non avere mai avuto gravi reazioni allergiche (solo qualche sfogo cutaneo); ma so che potrebbe succedere, quindi devo assolutamente migliorare il mio inglese!
Cosa hai imparato viaggiando e come senti di essere cresciuta e migliorata?
Ho molto più coraggio, sicurezza e determinazione; ed ho smesso di dar peso ai “tanti problemi comuni” che, oggi, non reputo più come tali, come il colore di maglietta da indossare, il make-up da usare, o le scarpe col tacco.
Ed ho imparato ad ascoltare davvero le persone, a fidarmi; ho capito che il mondo non è un posto brutto e cattivo come ci viene mostrato dai media italiani.
Ma, cosa più importante, sento finalmente di essere felice.
Molti credono che per una donna sola sia più pericoloso viaggiare. Tu cosa pensi a riguardo?
Credo che dipenda molto da dove si va, e dal tipo di zone che si frequentano.
E’ innegabile che una donna sia più esposta ai malintenzionati; però, con le giuste precauzioni, l’esperienza di viaggio diventa altrettanto sicura, interessante e avvincente.
In base alla tua esperienza, cosa consiglieresti a chi vorrebbe fare la tua stessa scelta di vita?
Vuoi? Fallo! E non rimandare, perché i “dopo” diventano “mai”…
Abbiamo solo una cosa sicura nella vita, e non sappiamo neanche in quali quantità: il tempo; non bisogna sprecarlo, né venderlo ad altre persone.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Non ho un cassetto 😉
Quello che desidero cerco di realizzarlo in breve tempo, altrimenti i sogni si accumulano e non li realizzo più.
Certo, di progetti ve ne sono tanti in cantiere; e con un po’ di fortuna, e tanta determinazione, spero di riuscire a realizzarli tutti.
Per chi volesse seguirmi nei miei viaggi, può farlo tramite il mio Blog, Facebook o sul canale Youtube.
Ringrazio Annalisa Galloni e zon.it per l’intervista; e ricordate: viaggiate, viaggiate, viaggiate.
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