17 Novembre 2020 - 12:48

Raffaella Carrà, un’icona anche per il Guardian: “Ha insegnato le gioie del sesso”

raffaella carrà

Raffaella Carrà “ha aiutato le persone a vivere vite più appaganti e ha insegnato le gioie del sesso”. A scriverlo è The Guardian che ha deciso di celebrarla in occasione del festival “Explota Explota”

Una delle icone principali del panorama musicale e televisivo italiano a partire dagli anni ’50. Stiamo parlando di Raffaella Carrà che, grazie al suo modo di presentarsi in tv, grazie ai suoi spettacoli e alla sua musica, ha dato vita ad un sentimento di rinascita per tutta la popolazione, specialmente quella femminile. A voler celebrare i 60 anni di carriera della Raffaella nazionale e tutto quello che ha rappresentato, non è stato un quotidiano nazionale, bensì il quotidiano The Guardian, una delle principali testate inglesi.

In occasione del festival “Explota Explota” diretto da Nacho Álvarez, in cui sono stati raccolti i principali successi di Raffaella Carrà, anche gli inglesi hanno voluto celebrare una carriera così longeva e così pregna di sentimento di emancipazione per le donne del secolo scorso. “Ha rivoluzionato l’intrattenimento italiano ed ha aiutato le persone a vivere vite più appaganti, usando ritmi a cui nessuno che abbia sangue nelle vene può resistere“, queste alcune delle motivazioni addotte dalla testata per giustificare l’attenzione per l’icona pop italiana. E aggiunge: “Ha insegnato all’Europa la gioia del sesso […] e ha avuto un’influenza impareggiabile nella musica italiana e nella cultura pop“, si legge nell’articolo. Non la più dotata vocalmente, forse – e il Guardian allude a personaggi come Mina – ma sicuramente la più grande per il connubio tra ballo, danza e recitazione, oltre al sex appeal e all’accessibilità al grande pubblico televisivo.

Basti pensare al fatto che per la prima volta una donna mostrava l’ombelico sulla tv di stato, provocando sconcerto negli autori, nel pubblico e soprattutto nella Chiesa; al Tuca Tuca, ballato con Enzo Paolo Turchi, in cui in due ballerini toccavano diverse parti del corpo a ritmo di musica; al brano “A far l’amore comincia tu“. Tutti segnali che hanno dato vita ad un sentimento sempre più cangiante e moderno, scintilla per l’emancipazione femminile degli anni successivi. Le bambine e le ragazze dell’epoca hanno visto in tv quello che gli si prospettava davanti: non più una vita passata in casa, ma una carriera brillante e soprattutto la libera espressione della loro sessualità.