Rapporto Lega-Russia, Savoini nega ogni coinvolgimento
Salvini su Facebook, a proposito del rapporto Lega-Russia, usa la sua solita retorica. E Savoini rigetta tutte le accuse additate dalla stampa
Come al solito, ancora una volta c’è lo zampino di “mani estere“. Il rapporto tra la Lega di Salvini e il partito gestito da Putin è realtà. Il tutto è stato dimostrato tramite un audio, diffuso da BuzzFeed, relativo a un incontro con dei petrolieri russi per presunti finanziamenti alla Lega a pochi mesi dalla campagna elettorale per le Europee. Il protagonista dell’audio, tale Gianluca Savoini, naturalmente nega tutto e rigetta tutte le accuse. E, naturalmente, a fargli eco subentra anche Matteo Salvini.
“Oggi come oggi non serve molto per manomettere un file, tagliare frasi, alterare la voce. È malafede, una porcheria, anche perché chi l’ha fatta non ha mica la prova del versamento su un conto corrente. Non c’è niente perché non c’è mai stata neanche l’intenzione di fare niente del genere. Tutte illazioni. Nulla di concreto perché mai sono arrivati soldi né fondi alla Lega dalla Russia. Mai! Il tutto sarà un processo sul niente, fumo e basta per rompere le scatole a Salvini. Trovino i soldi che non ci sono e allora ne riparliamo.” ha dichiarato Savoini.
Tuttavia, però, tra viaggi di lavoro e incontri imprenditoriali che, come nel caso dell’incontro del 18 ottobre 2018, sembrerebbero sfociare in accordi strategici politici, la sua figura resta indissolubilmente legata alla Russia di Putin. Savoini, infatti, sarebbe un vero e proprio tramite che porta avanti, sottobanco, le relazioni internazionali tra Lega e Russia.
Intanto, però, la Procura di Milano indaga. E la Lega si difende come suo solito: “Siamo scomodi, siamo indagati, siamo minacciati: è evidente. Però voglio un Governo che corre, che fa che cresce che scommette sul merito, non che torna indietro.”
L’inchiesta, intanto, riesce a far tremare tutto l’impianto leghista.
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