13 Aprile 2018 - 07:42

Reazioni avverse ai farmaci: il nuovo evento SIGM Salerno

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Gestione del paziente con storia clinica di reazioni avverse a farmaci: è questo l’argomento al centro dell’evento che si svolgerà quest’oggi, venerdì 13 aprile, a partire dalle ore 18 presso l’aula A011 del Campus di Baronissi

L’incontro, giunto alla III edizione, promosso dalla sede provinciale di Salerno del Segretariato Italiano Giovani Medici (SIGM), è volto ad affrontare un argomento, quale è quello delle reazioni avverse ai farmaci, che generalmente viene poco trattato sia nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia sia nei convegni per medici non specialisti in allergologia.

Le reazioni avverse ai farmaci, che includono, per definizione, le reazioni sia allergiche che non allergiche, vengono solitamente trattate nel corso di Farmacologia, ma non con l’occhio dell’allergologo”, sottolinea il tutor del seminario, il dott. Fabio De Bartolomeis, Specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica, Referente Organizzazione Eventi del SIGM Salerno e membro dell’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO).

Anche alcune scuole di specializzazione affrontano le farmacoallergie in maniera non adeguata – aggiunge il dott. De Bartolomeis – il che implica che non tutti gli specialisti in Allergologia ed Immunologia Clinica vengano formati con le stesse competenze. Inoltre, nei convegni per medici di medicina generale e pediatri di libera scelta non vengono quasi mai dedicati spazi all’argomento.”

Le finalità del corso

L’evento targato SIGM Salerno si propone l’obiettivo di fornire ai giovani medici neoabilitati, agli specializzandi, agli specialisti, ai medici di medicina generale e agli odontoiatri, le nozioni necessarie per una corretta gestione del paziente che ha sviluppato una reazione avversa ad un farmaco.

Verrà brevemente illustrata la classificazione delle reazioni avverse ai farmaci (ADR), oltre all’iter diagnostico specialistico che è opportuno intraprendere in tutti i casi nei quali il medico debba prescrivere una terapia ad un paziente con storia di ADR.

Spesso accade che ai pazienti, vittime del cosiddetto “immobilismo terapeutico”, vengano negati terapie o interventi chirurgici a causa di fobie ingiustificate dei medici, con il conseguente affollamento dei servizi di allergologia del territorio, dovuto alle tante richieste di consulenza allergologica – precisa il dott. De Bartolomeis – e in alcuni casi il problema viene addirittura accantonato, con la prescrizione di terapie non appropriate, meno sicure e più costose, negando o comunque ritardando l’attivazione di un iter diagnostico di accertamento/esclusione di un’allergia a farmaci, che dovrebbe, invece, essere intrapreso entro poche settimane dall’evento avverso.”

Sulla base di queste considerazioni, risulta, dunque, utile fare chiarezza sul tema delle farmacoallergie proprio tra i medici, che spesso si basano su nozioni inesatte che pregiudicano una corretta gestione del paziente il quale, in attesa di una terapia o di un intervento chirurgico, è costretto a viaggi della speranza anche fuori regione, oppure a destreggiarsi tra il medico di medicina generale e lo specialista allergologo senza arrivare ad una diagnosi precisa.

Medicina di precisione

Siamo ormai nell’epoca della medicina di precisione e della “tailored therapy” (terapia personalizzata) – aggiunge il tutor del corso – e l’allergologo ha a disposizione tutte le armi necessarie a portare avanti questi principi. Abbiamo test diagnostici sempre più precisi, farmaci biologici, e l’immunoterapia allergene specifica. Anche nel caso delle farmacoallergie è possibile sapere se un dato farmaco è stato realmente responsabile di una reazione immunologica, se vi è un farmaco alternativo sicuro o se è opportuno attuare un protocollo di desensibilizzazione verso quello stesso farmaco.”

 

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