23 Novembre 2016 - 18:22

Referendum a 5 stelle. Scontro tra il Premier e Beppe Grillo in un tourbillon di polemiche

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Toni alti in vista del referendum. Il leader del Movimento 5 Stelle incalza: “Il Premier come una scrofa ferita”. La replica: “Non fatevi fregare”

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A 12 giorni dal pronunciamento degli italiani al referendum lo scenario politico continua a spaccarsi.

Toni alti da parte del fronte del NO che continua a dare battaglia e il cui arco politico è piuttosto variegato dato che unisce il Movimento 5 Stelle, alcuni esponenti del centro sinistra, tra cui Massimo D’Alema, e il centro destra di Forza Italia, auspice Silvio Berlusconi. tmp_6322-140432165-th-1c5a0c9d-d0ce-44d1-b74f-f68c1e2a6a171956839097

La giornata di ieri ha visto uno scontro dialettico tra il Premier impegnato in questi giorni in un tour de force per promuovere la Riforma che porta la sua firma, e quella della Boschi e il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, che incalza le reazioni di Matteo Renzi su un’eventuale sconfitta del Sì al referendum: “Renzi ha una paura fottuta del 4 dicembre. Si comporta come una scrofa ferita che attacca chiunque veda”.

La replica di Renzi non si è fatta attendere: “Tentano di buttarla in rissa. Noi invece entriamo nel merito e faremo campagna col sorriso sulle labbra. Loro hanno paura di parlare del merito perché si capisce che la domanda è sul rendere il Paese più semplice, non ce n’è per nessuno”.

Ancora più incisivo è stato il costituzionalista Alessandro Pace, presidente del fronte del NO, che promette battaglia:  “È una riforma eversiva della Costituzione, che manda all’aria la struttura della Carta.Per questo, se il voto all’estero fosse rilevante ai fini della vittoria del SI, il fronte del NO si prepara a fare ricorso”.

E Berlusconi placido denuncia: “I vertici di Mediaset sono per il sì  perché temono una ritorsione del governo”.

“Non faremo ricorsi e controricorsi”, replica il Premier.

Il tourbillon di polemiche e repliche per oggi pare finito, ma la giornata no, così come il tempo che ci separa dal referendum.

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