21 Aprile 2020 - 10:21

La Regina Elisabetta compie 94 anni: per la prima volta, nessun festeggiamento

regina elisabetta G7

La Regina Elisabetta II compie oggi 94 anni. A causa della pandemia e per rispetto dei deceduti, la famiglia reale ha rinunciato a qualsiasi festeggiamento e ai consueti colpi di cannone

Ben 94 primavere per la Regina Elisabetta II. Ma questo sarà sicuramente un compleanno indimenticabile perché non verrà in alcun modo festeggiato. La Regina, infatti, si trova attualmente in isolamento presso il castello di Windsor, insieme a suo marito il Principe Filippo. A causa della quarantena dovuta al Covid-19, la coppia reale è lontana dai familiari più stretti e la Regina, soprattutto per rispetto delle oltre 16 mila vittime inglesi, ha deciso di non festeggiare in alcun modo il suo compleanno.

Niente bandiere issate, quindi; niente gente in strada e soprattutto niente cannoni. Questi ultimi sono uno dei simboli più forti che la famiglia reale utilizza per celebrare eventi importanti e, per la prima volta in 68 anni di regno, rimarranno in silenzio il 21 aprile. Il popolo inglese potrà accompagnare la Regina Elisabetta solo da lontano, magari intonando col pensiero un “God save the Queen“. Ma le strade sono e rimarranno deserte ed in silenzio. L’unico augurio che probabilmente riceverà, sarà quello dei familiari più stretti attraverso una videochiamata.

Torna a parlare il Principe Filippo

E in questo clima di straordinario silenzio che permea le strade di Londra e di tutto il mondo, torna a parlare anche il Principe Filippo, alla vigilia del compleanno della moglie e dopo molto tempo dalle sue ultime dichiarazioni e dal suo ritiro a vita privata. In un messaggio lanciato ieri, Filippo ha voluto esprimere i suoi più profondi ringraziamenti verso tutti coloro che combattono in prima fila il coronavirus. Ha infatti scritto: “Voglio rendere omaggio – afferma il duca di Edimburgo – al lavoro vitale e urgente svolto da molti per contrastare l’epidemia, nella professione medica e scientifica, nella ricerca e nelle istituzioni dell’università. A nome di chi è chiamato a restare a casa al sicuro, voglio ringraziare tutti i lavoratori dei servizi chiave che assicurano l’attività delle infrastrutture necessarie alla nostra vita“.