21 Febbraio 2020 - 12:40

Renzi lancia il suo ultimatum: “Se Conte ci respingerà, noi fuori”

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Non si placa la crisi di governo innescata dal leader di Italia Viva Mattero Renzi e stamani lancia un ultimatum via social al premier Conte

In un post su Facebook Renzi annuncia di aver chiesto un incontro con il Premier Conte. Dopo giorni di battibecchi, accuse reciproche, minacce di abbandonare il Governo sembra arrivare il giorno della svolta. Svolta non intesa nel senso che da oggi le acque si placheranno, anzi, una svolta che potrebbe portare allo scioglimento del governo Conte 2.

Perché sì, Renzi ha chiesto un incontro al Premier per sanare le divergenze createsi in questi giorni ma ha anche portato sul tavolo una serie di punti che se non si dovessero rispettare condurranno alla rottura dell’alleanza.

“Qui del resto non si gioca una partita personale, di simpatia o antipatia.Si gioca una partita politica, di contenuti. Ripeto ciò che sto dicendo da giorni, in tutte le sedi, pubbliche e private. L’Italia vive una fase di difficoltà che nei prossimi mesi potrebbe peggiorare.
Occorre una svolta. Non chiediamo nomine o sottosegretariati: chiediamo che ascoltino (anche) le nostre idee.” Ha deciso così di annunciare l’incontro/sconto con il premier.

I punti di Renzi

I punti focali su cui si gioca l’intera partita sono 4.

1- Sblocchiamo con i commissari i cantieri fermati dalla burocrazia.
2- Eliminiamo o modifichiamo il reddito di cittadinanza che non funziona
3- Lavoriamo per una Giustizia Giusta, per i diritti e contro il populismo giustizialista.
4- Cambiamo le regole insieme per eleggere il Sindaco d’Italia dando cinque anni di stabilità al Governo.

“Se il Premier riterrà che su queste cose si possa trovare un buon compromesso, noi ci saremo. Se il Premier riterrà di respingere le nostre idee, faremo senza polemiche un passo indietro, magari a beneficio dei cd. responsabili. Dentro o fuori non è una questione di tattica, ma di contenuti.Se sui contenuti siamo d’accordo, si sta dentro. Se sui contenuti siamo lontani, è giusto che tocchi ad altri. Con una parola: noi facciamo politica, non populismo.”