16 Novembre 2021 - 11:48

Finanziamenti e Mutui con interessi troppo alti: il chiarimento di Piscitelli&Partners

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Mutui e Finanziamenti sono solo alcune delle operazioni finanziarie potenzialmente colpite da tasso di usura: Piscitelli&Partners fa chiarezza su questo fenomeno

Comunemente associata a malaffare e pratiche di strozzinaggio, l’usura si configura come un fenomeno più complesso. Imbattersi in un “tasso d’usura”, infatti, è più comune di quanto si possa pensare e lo Studio Piscitelli&Partners è pronto a illustrarne le caratteristiche e i possibili risvolti legali.

Cos’è il tasso di usura?

Il tasso di usura si definisce come “un interesse che eccede il limite ammesso dalla legge, ovvero supera il tasso effettivo globale medio stabilito trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

È proprio il Ministero, dunque, a stabilire un “limite” al tasso d’interesse: la legge n.108 del 1996, definita “Legge sull’usura”, garantisce che il tasso effettivo globale medio (TEGM) di banche e istituti finanziari venga rilevato ogni 3 mesi.

Il tasso d’interesse non potrà spingersi oltre un quarto del TEGM, più un margine del 4%, per non incorrere proprio nel reato di usura.

Chi ne può essere colpito?

Usuraio, dunque, non è solo il famigerato strozzino, ma può essere identificato anche con una banca o un istituto di credito, andando ad influenzare azioni “quotidiane” come l’accensione di un mutuo e altre operazioni finanziarie.

Questi i casi dove il tasso usuraio può essere riscontrato:

  • Aperture di credito in conto corrente;
  • Finanziamenti alle imprese effettuati dalle banche o da intermediari non bancari, come anticipi su crediti e sconti commerciali;
  • Crediti personali alle famiglie da parte delle banche;
  • Mutui ipotecari a tasso fisso e mutui ipotecari a tasso variabile;
  • Factoring e leasing;
  • Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio;
  • Finanziamento per l’acquisto rateale e credito revolving.

Assistenza legale e normative vigenti

Nel caso ci si renda conto di essere vittima di tasso di usura è possibile intraprendere azioni legali, anche grazie al supporto di studi legali specializzati come Piscitelli&Partners, da anni impegnato in tutti i campi del diritto.

L’azione legale dovrà essere intrapresa, però, non oltre i 10 anni dal rimborso del mutuo o dalla chiusura del conto corrente “incriminato”.

Naturalmente sarà la vittima a dover dimostrare, anche grazie al supporto di una perizia tecnica, la validità delle proprie rimostranze.

La legge italiana si è dotata di normative volte a contrastare il reato di usura, divise tra articoli del Codice Civile e del Codice Penale.

Codice Civile:

  • Il reato di usura è disciplinato dall’art. 644 del Codice Penale, che prevede la reclusione da 2 a 10 anni e una multa da 5.000 a 30.000€ come pena contro chi applica tassi di interesse usurari.
  • comma 2 dell’art. 1284 del Codice Civile, per quanto riguarda i mutui, prevede:
    “Se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e gli interessi sono dovuti solo nella misura legale”.
    Ciò significa che il debitore non è più tenuto alla restituzione degli interessi, ma solo a restituire il capitale ottenuto in prestito.