26 Ottobre 2017 - 16:42

Rosatellum 2.0, approvata ufficialmente la nuova legge elettorale

Manovra economica

Decisiva per l’approvazione del Rosatellum l’ok finale del Senato

Il Rosatellum 2.0 ha incassato il definitivo via libera da parte del Senato. La nuova legge elettorale, scritta in trentacinque giorni, è stata ufficialmente approvata con 214 sì e 61 no. Merito dell’alleanza, creatasi a sostegno della riforma, tra Partito Democratico, Forza Italia, Alleanza Liberalpopolare-Autonomie e Lega Nord e di altri partiti minori, nonché di alcuni senatori a vita illustri, come l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Premio Nobel Carlo Rubbia.

Il segretario del PD Matteo Renzi è stato interrogato sulla possibilità di formare una nuova maggioranza con ALA, che ha categoricamente smentito così: “Assolutamente no. Quando Verdini è stato decisivo nel voto sulle unioni civili non siete stati così scandalizzati. Vi stupite che sulla legge elettorale ci sia un accordo con Forza Italia e Lega Nord ma la legge elettorale si vota con chi ci sta, anche con le opposizioni, ci abbiamo provato anche sulle riforme costituzionali, prima che Berlusconi cambiasse idea.”


Possibilità smentita successivamente anche dallo stesso Denis Verdini, fondatore del partito: “Qualcuno parla di una nuova maggioranza. Non è vero. C’è chi è stato responsabile a fasi alterne, noi abbiamo cercato di esserlo sempre. A chi dice oggi che si è realizzata una nuova maggioranza vorrei dire che non è vero perché noi c’eravamo, ci siamo stati e ci saremo fino all’ultimo giorno della legislatura. Certo, siamo quattordici ministri senza portafoglio. E lo rivendichiamo!”

Mario Monti, ex Presidente del Consiglio, ha invece spiegato le ragioni che lo hanno portato a votare no sulla fiducia alla nuova legge: “Non ho partecipato ieri al voto di fiducia perché avrei dovuto votare sì, visto che il governo Gentiloni merita sostegno, ma significava anche sostenere una legge che non condivido nel merito. Nel voto finale dichiaro quindi che voterò no.

L’ex Premier ha, infine, spiegato alcuni dei punti critici del Rosatellum, come “l’impossibilità del voto disgiunto e l’indicazione del capo della forza politica” e ha poi concluso dichiarando che “questa legge elettorale nel merito, e le forzature nel metodo, che sono state abbondanti e imposte al governo, temo non contribuiranno a dare ai cittadini il senso della serietà della politica ma a diffondere il disprezzo.

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