7 Dicembre 2016 - 16:13

Rovazzi vs Salmo: tutto molto interessante

Rovazzi

Sono passati solo quattro giorni dall’uscita del nuovo video di Rovazzi ed è già polemica

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Non so se son pazzo
O sono un genio
Faccio i selfie mossi
Alla Gue Pequeno
Non mi fumo canne
Sono anche astemio
Io non faccio brutto ma
Col trattore in tangenziale
(Andiamo a comandare).

Ah no, è passata di moda. Ora va:

Faccio cose, vedo gente, sembra molto divertente
tutto bene siamo amici
fino a quando tu mi dici
“Andiamo a comandare”
e fai il balletto con le spalle
molto bello, divertente
si ma… ha rotto le p*lle.

E, in effetti, non è passata nemmeno una settimana dall’uscita del nuovo singolo del rapper milanese, che è già partita la polemica, più che sulla canzone in sé, sul video. A scatenare il polverone  è stato Salmo, rapper sardo che contesterebbe a Rovazzi l’incipit del filmato.

La clip

La prima scena vede Fabio de Luigi, nei panni del produttore discografico, che esorta il cantante a continuare a creare hit di successo. “Se lei non lo fa, le portiamo via la vita, Rovazzi. Lei è nostro per 20 anni“.  In effetti la scena in Mr thunder (il video in questione, uscito quest’estate)  di Salmo è simile, e l’artista l’ha prontamente fatto notare, con un tweet, al rivale, a cui Rovazzi ha risposto “Aspetta che ti mostro il ca* che me ne frega” (piccola citazione del suo singolo).

Se vogliamo essere pignoli, quello del discografico che minaccia l’artista è un topos estremamente vecchio, usato non solo nel mondo dei video, ma perfino nei film. Infatti, la scena in questione si trova anche nei Sum 41 in Still Waiting, In Hanno ucciso l’uomo ragno degli 883 e in Marracash, che pure entra nella diatriba, a difesa del giovane rapper, come anche Fedez e J-ax.

Così le parole di Salmo: “Potete fare 100 milioni di click o 200 dischi diamante ma la vostra originalità è sempre pari a 0!” non sarebbero solo rivolte al rivale, ma anche a se stesso.

Inoltre questo è il mondo dove il plagio è all’ordine del giorno. Se di plagio si può parlare dal momento che
1) si tratta di un video
2)  si tratta di una scena riutilizzata praticamente da chiunque: sarebbero da contestare gli artisti e i registi più disparati.

Guarda guarda guarda
il ca* che me ne frega
aspetta che ti mostro il ca* che me ne frega“.

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