3 Marzo 2021 - 11:32

Salvini interviene su tutte le azioni di Governo: la scena è praticamente sua

salvini

Matteo Salvini interviene quotidianamente su tutte le azioni del Governo, rivendicando meriti, attaccando le scelte degli avversari, con uno schema non molto dissimile dai tempi del Conte I.  Ma stavolta la situazione è molto diversa e difficilmente darà i frutti dell’opposizione interna che fece ai tempi del Governo giallo-verde

Vaccini, restrizioni pandemiche, immigrazione, codice degli appalti, sussidi, riaperture, politica estera e molto altro. Salvini mette bocca praticamente su tutta l’azione di Governo, intestandosi meriti, rivendicando posizioni, senza lesinare stoccate velenose agli avversari. Tipo ai Ministri Speranza e Lamorgese. Il leader della Lega veste nuovamente i panni dell’oppositore interno, bacchettando le scelte che a suo dire non seguono “il buon senso”. Il suo ovviamente. Una grancassa martellante e quotidiana, sui social e in televisione, in cui Salvini ne ha da dire su tutto e tutti, cercando di intestarsi le scelte meritorie e affibbiare ad altri le scelte più impopolari.

A differenza di quando era Ministro e Vicepremier ai tempi del Conte I però, adesso Salvini non è presente in prima persona nell’esecutivo. E questo gli da piena autonomia per portare avanti la sua campagna propagandistica come meglio ritiene opportuno. In fondo, il suo ruolo è sempre stato questo: campagna elettorale perpetua, martellante, alla perenne ricerca di qualcuno o qualcosa da attaccare a testa bassa. Addirittura arriva a suggerire la linea a tutti i Ministri, nel chiaro intento di affermare la sua leadership e il ritrovato ruolo di primo piano della Lega.

Il processo per gli agenti del carcere di San Gimignano

Ovviamente, Salvini non poteva esimersi dal dire la sua sul processo che vede imputati 10 agenti del carcere di San Gimignano per tortura. La condanna in primo grado non trova d’accordo il leader della Lega, da sempre e a prescindere, dalla parte delle divise di ogni colore e grado. “Sulla Procura di Siena ci sarebbe da dire tanto, più di una cosa mi pare non stia funzionando. Ne parlerò direttamente con il Ministro della Giustizia Marta Cartabia” ha affermato Salvini, intervenendo da Livorno, dopo aver assistito al varo di una nuova nave della Grimaldi. Cosa ci sia da dire sulla Procura di Siena o cosa non starebbe funzionando nel suo operato non ci è dato sapere, ma senza dubbio il Magistrato Salvini ha già intuito tutto prima di tutti. Come sempre. “Solo il sentire accostare a questi padri di famiglia il termine “tortura” mi fa arrabbiare” ha aggiunto Salvini. Peccato che anche i detenuti potrebbero essere padri di famiglia, o figli, o fratelli. O magari anche solo persone, con dei diritti.

DPCM e restrizioni, Salvini: “Spero sia l’ultimo”

Non potevano certamente mancare le opinioni sull’ultimo DPCM e le restrizioni che reca in dote. Com’è noto, Salvini non ha mai digerito gli odiati DPCM e la linea rigorista del Governo. E aveva promesso che con la Lega al Governo la musica sarebbe cambiata e che la vita sarebbe ritornata alla normalità, promettendo piena discontinuità con l’operato del Governo Conte II. Ma Draghi non deve averlo sentito, perché oltre ad aver riconfermato Speranza e il Cts, ieri ha emanato il suo primo DPCM. “Per norma costituzionale è giusto tornare verso i decreti. Questa sarà una sfumatura per chi ci ascolta, ma anche il rispetto della norma e della Costituzione deve tornare a prevalere” ha affermato il Giurista Salvini ai microfoni di Rtl 102.5. “Quindi che sia l’ultimo Dpcm. Poi si passi ai decreti approvati dal Presidente della Repubblica e dal Parlamento” ha concluso. Non gli sfiora minimamente il dubbio che anche i DPCM devono obbedire ai decreti o alle leggi vidimate dal Parlamento e dal Capo dello Stato.

Sempre rimanendo in tema di gestione pandemica, Salvini non poteva non dirsi soddisfatto del siluramento di Domenico Arcuri, sostituito con il Generale Figliuolo. Ovviamente intestandosene il merito cinque minuti dopo. “Missione compiuta” ha affermato il Generale di Corpo d’Armata Salvini.

Immigrazione, sicurezza e taser

L’immigrazione è probabilmente il cavallo di battaglia preferito di Matteo Salvini, sul quale ha potuto costruire un incredibile consenso grazie ad una propaganda martellante ed efficace. Adesso, chiede un incontro con il premier Draghi e la Ministra Lamorgese, per discutere in tema di immigrazione e sicurezza. Perché gli altri Ministri e Sottosegretari leghisti al Governo non possono e non devono. Solo lui può. Intanto la Ministra Lamorgese gli ha già dato scacco matto: tenendosi per sé la gestione del tema immigrazione, ha di fatto reso ininfluente il Sottosegretario leghista Molteni e tutta la Lega in materia di sicurezza e immigrazione. L’unica consolazione per Salvini e compagnia cantata, al momento, resta l’adozione dei taser per le forze di polizia.

Vaccini, Salvini: “a San Marino stanno facendo meglio di noi”

Fino a poco tempo fa non voleva neppure sentirli nominare, al punto da eludere in tutti i modi la domanda “lei si vaccinerebbe?”. Ma si sa, i tempi cambiano e le necessità pure, così Salvini ha scoperto l’esistenza di San Marino e ha pensato che magari poteva tornargli comodo in chiave propagandistica. “Stanno facendo meglio di noi e più in fretta nell’approvvigionamento di vaccini anche rivolgendosi ad altri Paesi come Russia e Israele” ha affermato, ribadendo che “Non è un ragionamento di geopolitica, l’importante è che i vaccini funzionino“. Evidentemente all’EMA e all’AIFA non capiscono niente di vaccini: il nostro auspicio, è che la loro ignoranza possa essere squarciata dalle invocazioni del virologo di chiara fama Salvini.

Insomma, è un turbine Matteo Salvini, che ne ha davvero per tutto e tutti. Ma questa volta non può contare sul fatto di essere presente in prima linea, il che porta sia vantaggi che svantaggi. Ha sicuramente più tempo per poter far comizi a destra e a manca, senza dover dare troppe spiegazioni e soprattutto senza correre il rischio di coprire di ridicolo un delicato ruolo istituzionale. Tipo come quando era Ministro del Papeete. Ma viene sicuramente meno l’effetto lagna del “io ci provo, ma i miei colleghi di Governo mi mettono costantemente i bastoni tra le ruote”. E senza dubbio, la sua strategia non può che risultare come un film già visto.