5 Febbraio 2019 - 12:00

Sanremo, gli aneddoti e le curiosità in 69 anni di festival

Sanremo curiosità

Sapevate che la prima edizione del festival non si svolse a Sanremo? E che c’è stato un periodo senza orchestra? Ecco alcuni aneddoti e curiosità relativi alla kermesse più chiacchierata d’Italia

Tornano a riaccendersi le luci su Sanremo. Come di consueto, infatti, anche quest’anno la cittadina ligure è pronta ad ospitare la settimana musicale più calda dell’anno, con quella che sarà la 69esima edizione del festival nostrano più chiacchierato e seguito di sempre.

Le performance dei ventiquattro cantanti che prenderanno parte alla gara, si alterneranno alle sortite del mattatore Claudio Baglioni che nella sua seconda prova da conduttore della kermesse sarà affiancato dall’eccellente ritorno di Virginia Raffaele e dall’esordio di Claudio Bisio.

Oltre che per il fattore puramente musicale, però, il Festival di Sanremo nel corso degli anni è balzato più volte agli onori della cronaca anche per le innumerevoli vicende, e critiche ad esse correlate, che hanno interessato artisti, ospiti, addetti ai lavori e presentatori intenti a dipanarsi tra i corridoi ed il palco del Teatro Ariston. Perché si sa che, come recitava uno slogan di alcuni anni fa, in fin dei conti “Sanremo è pur sempre Sanremo”….. e tutti prima o poi ci passano lasciando in giro una parte di sé.

Ed allora tra i recentissimi tatuaggi a mó di farfalla in bella mostra ed i più datati tentativi di suicido ed interruzione in diretta, ecco alcuni aneddoti, scandali e curiosità forse meno noti dal punto di vista popolare ma che hanno avuto allo stesso modo come protagonista il festival nel corso degli anni.

Non nacque a Sanremo

La prima edizione del concorso canoro si svolse nel 1948 in un locale della Versilia noto come “La Capannina”, che solo nel 1951 lasciò spazio alla cittadina ligure, dove per alcuni anni lo scenario utilizzato., prima del Teatro Ariston, fu la sala delle feste del casinò.

Tra radio e tv

Fino al 1954 il festival si poteva ascoltare solo alla radio, in quanto l’avvento delle prime dirette televisive risale al 1955, con l’allora neonata Rai che impose al pubblico femminile di non indossare vestiti troppo scollati per non turbare il pubblico dell’epoca. Ovviamente le prime trasmissioni erano totalmente in bianco e nero e fu necessario aspettare la fine degli anni 70 per l’utilizzo del colore, anche se a partire dal 1973 alcune edizioni furono trasmesse proprio a colori,ma solo per il pubblico estero.

Un po’ di numeri

Nella seconda serata di questa edizione sarà eseguita la canzone numero 2000 del festival, con la parola “amore” che risulta essere invece la più presente di sempre nei titoli dei pezzi(circa 102 volte). La cantante più giovane ad aver vinto la kermesse è stata Gigliola Cinquetti che con i suoi 16 anni ed il brano “Non ho l’età” ha trionfato nel 1961, mentre l’artista più anziano ad ottenere il posto più alto del podio è stato l’allora 67enne Roberto Vecchioni nel 2011.

Gli anni del playback

A partire dal 1980 l’orchestra fu rimossa temporaneamente dal festival e sostituita con delle basi registrate su cassetta. Questo fenomeno, che venne annullato  definitivamente nel 1990, creó non pochi malumori tra gli artisti che non vedevano di buon occhio la decisione. Tra i casi più emblematici in tal senso è rimasta nella storia la protesta di Vasco Rossi che durante la sua esibizione nel 1983 abbandonò il palco prima della fine di “Vita spericolata”, lasciando che il disco registrato continuasse a suonare da solo. Alcuni anni prima, invece, Bobby Solo era stato costretto al playback da una laringite fulminante.  

La censura

Il festival di Sanremo è sempre stato molto attento e restrittivo riguardo alla trasmissione di messaggi e concetti in grado di colpire le masse, e per questo artisti e ospiti sono stati spesso sottoposti a vere e proprie manovre di censura. Tra i casi più emblematici in tal senso si annoverano quelli di Massimo Troisi, che nel 1981 si rifiutò di partecipare come ospite perché gli organizzatori del festival gli imposero di non parlare di alcuni argomenti ritenuti tabù come la religione e la politica, e di Lucio Dalla che durante la gara del 1971 fu costretto a modificare parte del testo e titolo della sua “Gesù bambino”, che per l’occasione divenne “4 marzo 1943”, perché ritenuta troppo blasfema.

Questione di soldi

La conduttrice più costosa del festival è stata Ilary Blasi, che nel 2006 ottenne 500mila euro, mentre lo scettro di ospite più oneroso è nelle mani di Jennifer Lopez, che dalla partecipazione all’edizione del 2010 incassó circa 800mila euro.

Il ciclone Celentano

Adriano Celentano ha presenziato diverse volte al festival sia in gara che come ospite, ed in ogni apparizione ha trovato un modo per far parlare di sé. Tra il duetto con il coro degli alpini e lo slogan “Chi non lavora non fa l’amore” lanciato in pieno ’68, forse il caso più chiacchierato risale al 1961, quando il molleggiato giunse al festival dopo aver abbandonato il periodo di leva obbligatoria sfruttando un permesso speciale firmato dal Ministro della Giustizia. Classificatosi secondo con la sua “24mila baci” per protesta cantò dando le spalle al pubblico. 

I Queen ospiti di lusso

Nel 1984 i Queen sbarcano a Sanremo per presentare “Radio ga ga“, ma l’imposizione del playback non fece piacere a Freddy Mercury che durante l’esibizione decise di svelare il trucco allontanando diverse volte il microfono dalla bocca. L’atteggiamento sfrontato del performer proseguì anche a pezzo concluso, quando lasciò il palco dopo aver rilanciato i fiori offertigli dal pubblico.

Provocazioni

Nel 1978 Rino Gaetano e la sua “Gianna” fanno scalpore perché per la prima volta in un brano del festival viene pronunciata la parola “sesso“, mentre nel 1986 Loredana Bertè si presenta sul palco con un pancione finto, avente lo scopo di denunciare la condizione della donna. La stessa gag è stata riproposta trent’anni dopo anche da Lady Gaga in una sua apparizione pubblica. Nel 1980 Roberto Benigni ed Olimpia Carlisi interrompono la conduzione abbandonandosi ad un bacio appassionato in diretta.

Il suicidio di Tenco

Forse questo è l’avvenimento più macabro e conosciuto del festival di Sanremo. Nel 1967 Luigi Tenco partecipa alla gara con il brano “Ciao amore ciao” che non solo non venne apprezzato dagli organizzatori del Festival, ma  non fu nemmeno ammesso alla serata finale, classificandosi al dodicesimo posto. Amareggiato e deluso dalla decisione, l’artista dopo l’esibizione fece immediatamente ritorno al suo albergo dove decise di togliersi la vita sparandosi un colpo alla testa, come confermato anche da un biglietto scritto di suo pugno e rinvenuto sul luogo del delitto.