Scuola, a Settembre si ritornerà in aula. L’ipotesi dei divisori tra banchi
L’incontro presieduto da Conte per discutere del tema della scuola si è concluso a tarda sera. La soluzione sembra unica: tornare tra i banchi di scuola
Il tema della scuola è un tema caldo che neanche la discesa dei contagi sembra placare. L’emergenza Coronavirus ha messo a dura prove le scuole italiane che in questi mesi si sono dovute attrezzare per permettere il proseguimento della didattica. Ma ora bisogna pensare a settembre e attuare una serie di piani che permettano agli studenti, agli insegnanti e al personale tecnico di tornare con tutta sicurezza.
L’incontro presieduto da Conte, con la presenza delle ministre dell’Istruzione, Azzolina e dei Trasporti, De Micheli, del capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, dei rappresentanti di enti locali e parti sociali, si è protratto fino a tarda sera. In apertura, Conte ha ribadito la linea: nell’emergenza “siamo stati costretti a chiudere la scuola, ma abbiamo tratto una lezione. Siamo stati costretti alla didattica a distanza. Ho sempre avvertito preoccupazione per chi non poteva accedervi. C’è il tema del divario digitale. Col nuovo anno scolastico l’obiettivo è tornare a scuola in piena sicurezza. La didattica a distanza può essere un’opportunità in più per potenziare offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza.”
Linea condivisa naturalmente dalla Azzolina: “L’obiettivo – ha affermato – è portare tutti a scuola in presenza. Con particolare attenzione ai più piccoli che hanno sofferto maggiormente in questo periodo“. Quello per la scuola, ha aggiunto, “sarà un piano su più livelli che seguirà l’andamento del rischio di contagio. Sulla scuola stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi di euro“, ha annunciato. “Ci sarà subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l’edilizia scolastica leggera“, ha aggiunto. “La norma contenuta nel decreto scuola favorirà i lavori dando ai sindaci potere di intervenire”
Le ipotesi
Visiere e divisori tra i banchi queste sono le due novità che ipotizza la ministra dell’istruzione per far ripartire la scuola. Il documento varato dal consiglio dei ministri sulla scuola sarà valutato di volta in volta rispetto all’andamento epidemiologico. Oltre alle mascherine, obbligatorie per studenti con un’età maggiore a 6 e agli insegnanti, si valuta la possibilità di usare le visiera. Un provvedimento che dovrebbe aiutare coloro che hanno difficoltà respiratorie e ipoacusici.
L’altra ipotesi è quella di porre dei divisori di plexiglas tra i banchi per garantire maggiore sicurezza. Intano dalle Regioni e Comuni è arrivato un allarme su risorse ed organici. “La riapertura delle scuole a settembre – ha sottolineato Decaro – comporterà molte criticità, ma è indispensabile e noi non ci tiriamo indietro.“
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