12 Gennaio 2021 - 17:50

Scoperto strano segnale FM provenire da una delle lune di Giove

giove segnale fm

Da una delle lune di Giove proverrebbe uno strano segnale FM. A scoprirlo è la NASA, grazie ad un veicolo spaziale lanciato nel 2011

Uno strano segnale FM proveniente da una delle lune di Giove è stato segnalato dalla NASA grazie ad un veicolo spaziale lanciato nel 2011. Nella fattispecie, si tratta di una delle due missioni di scoperta planetaria che l’agenzia governativa ha deciso di prolungare: Juno. Anche se questa notizia non rappresenta una prova dell’esistenza di vita extraterrestre, si tratta comunque della prima volta che un segnale del genere viene rilevato dal satellite Ganimede (la più grande luna del pianeta). Gli scienziati, infatti, hanno contezza delle onde radio su Giove già dalla metà degli anni ’50.

Il veicolo spaziale in missione stava viaggiando attraverso la regione polare di Giove a una velocità di 111.847 mph, quando ha attraversato la sorgente radio nota come “emissione radio decametrica” ​​o semplicemente Wi-Fi. Ha visto l’emissione radio per soli cinque secondi, ma è stato sufficiente per confermare la fonte. Stando a quanto affermato dai ricercatori della NASA, le onde radio decametriche hanno frequenze comprese tra 10 e 40 MHz, ma mai superiori a 40 MHz. L’ipotesi che è stata formulata è che gli elettroni che si muovono a spirale nel campo magnetico di Giove siano la causa del rumore radio che è stato captato.

L’oceano “abitabile” sulla luna di Giove

Tra le scoperte fatte grazie alla missione Juno (la cui conclusione è stata posticipata dal 2021 al 2025), di grande importanza è stata l’acquisizione di immagini straordinarie e mai viste prima, nonché una tempesta ovale “bianca come la neve”.

“Giunone” continuerà quindi ad osservare il gigante gassoso, ma guarderà anche gli anelli del pianeta e le sue lune, compresi i “voli ravvicinati” di Ganimede, Europa e Io.
Europa, la sesta luna più grande del sistema solare, ospita un oceano che “potrebbe essere abitabile”, hanno detto in precedenza i ricercatori. Nell’agosto 2019, la NASA ha confermato che avrebbe inviato una missione in Europa per esplorare ulteriormente il corpo celeste.