Serie A, dopo il fallimento Superlega si torna a parlare di salary cap
Vuole partire dal salary cap la nuova riforma della Serie A: dopo la Superlega, il mondo del calcio si muove verso una nuova sostenibilità
Una guerra civile durata meno di 48 ore che potrà servire a porre nuove basi per un calcio più sostenibile: abbandonato il progetto Superlega, le squadre si preparano a discutere le prime mosse verso cambiamenti democratici e accolti da tutti.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i presidenti dei club di Serie A avrebbero avuto dei contatti telefonici per discutere del terremoto passato e dei nuovi sviluppi in cantiere per il campionato italiano.
Uno dei primi provvedimenti a poter vedere la luce è il salary cap, un tetto agli stipendi per ridurre le spese rendere l’economia calcistica meno aperta a speculazioni e soggetta a follie finanziarie.
Un primo, possibile passo concreto per rispondere a una crisi dilagante la cui risposta non può essere una Superlega di soli ricchi: prima di pensare a un aumento dei ricavi, sarà necessario rivedere la struttura di spese dei top club europei.
E sembra che la Serie A si stia muovendo in questa direzione prima degli altri campionati; intanto dalla UEFA sembrano pronte sanzioni per i club secessionisti. Una partita ancora aperta.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO