Siamo uguali, Lorenzo Fragola e l’amore a metà
Lorenzo Fragola sbarca a Sanremo con Siamo uguali, scritta per lui da Fedez, di nuovo al fianco del cantante dopo X Factor. Una canzone autobiografica sull’amore, ma nella quale può riconoscersi chiunque
[ads1] Dopo l’enorme successo raggiunto con la vittoria ad X Factor e l’uscita del suo inedito The reason why, Lorenzo Fragola riesce a raggiungere un traguardo ambito come la partecipazione al Festival di Sanremo. Complice la sua giovanissima età, Lorenzo è stato uno dei più emozionati durante la sua prima esibizione sul palco dell’Ariston, portata ugualmente a termine con la sua solita dolcezza ed efficienza tecnica.
“Siamo uguali è una canzone d’amore, che racconta questo sentimento visto da mio punto di vista. Ho voluto raccontare la mia visione di una storia d’amore, per poi lasciare agli altri la possibilità d’identificarsi nella mia esperienza. È bello quando gli altri si riconoscono le proprie emozioni nei miei testi.”, ha dichiarato Lorenzo Fragola a proposito del brano in alcune interviste.
E forse torneremo, ad amarci
Impazzirai, lo so che impazzirai
Perché non ci basta il tempo
Perché nulla basta mai
Anche se in fondo il nostro è amore
Usiamo stupide parole
Perché è stupido chi pensa che non serva anche il dolore
E siam vicini ma lontani, e troppi tentativi vani
E forse arriverà, domani
Siamo uguali in fondo
E forse cercherai, le mie mani
Solo per un giorno
Un amore che sopravvive nonostante le distanze, una passione che si risveglia ad ogni incontro, parole troppo piccole per descrivere il dolore degli addii pronunciati a metà, quando ogni tentativo di riavvicinamento, seppur vano, non è mai l’ultimo. “Siamo uguali in fondo”, anche quando le relazioni sembrano ri-vivere solo per un giorno.
Non scappare dai miei sguardi
Non possono inseguirti, non voltarti dai
Ed è già tardi e vuoi far piano
Il cuore è il tuo bagaglio a mano perché hai tutti i pregi che odio
E quei difetti che io amo
E schegge di una voce rotta, mi hanno ferito un’altra volta
Ogni distacco è una ferita al cuore che lascia senza parole, quel cuore che ‘è un bagaglio a mano’ di pregi e difetti, di motivi per tornare e di altrettanti per andare.
Ma io non ci sarò e vedrai
Sarà semplice
Scivolare per
Poi atterrare fra le braccia di chi vuoi
Non scappare dai miei sguardi
Non possono inseguirti, non voltarti dai
Ma è un gioco di inseguimenti e di sguardi che non può avere un lieto fine se ci si riconosce sempre e solo a metà.
Potrei darti il mondo, tranne me
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Qualcosa da decidere, Enrico Nigiotti e la difficoltà delle scelte