Spagna, riconosciuto lo Stato di Palestina: cosa significa
La Spagna ha ufficialmente riconosciuto lo Stato della Palestina. Ad essa si sono accodate anche Irlanda e Norvegia
Una nuova alleata per la Palestina. La Spagna, infatti, ha ufficialmente riconosciuto lo Stato. La decisione era attesa e avviene in contemporanea con Irlanda e Norvegia, secondo quanto anticipato dagli stessi Paesi il 22 Maggio. Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, lo ha annunciato ufficialmente nel corso di una comunicazione istituzionale. Il primo ministro ha parlato sia in spagnolo che in inglese, per supportare i palestinesi e rendergli tutto l’affetto necessario.
“Oggi, la Spagna riconosce lo Stato della Palestina. Nella riunione del Consiglio dei ministri di oggi il governo della Spagna approverà il riconoscimento dello Stato di Palestina. La Spagna si unisce così a oltre 140 Paesi nel mondo che già riconoscono la Palestina. Si tratta di una decisione storica con l’unico obiettivo: contribuire che israeliani e palestinesi raggiungano la pace. La nazione non riconoscerà cambi sulle linee di frontiera del 1967 che non siano concordati fra le parti.” ha dichiarato, nella conferenza stampa ufficiale, il premier spagnolo.
Sanchez ha inoltre specificato che lo Stato che riconosce Madrid include Cisgiordania e Gaza, dove queste ultime, però, sono entrambe riconosciute tramite un sistema particolare.
“Entrambe sono collegate da un corridoio, con Gerusalemme est come capitale e l’Autorità Palestinese come autorità nazionale. Non è una dichiarazione contro nessuno, tanto meno contro Israele, un popolo amico col quale vogliamo avere i migliori rapporti possibili. Ma la Spagna continuerà ad appoggiare la Palestina.” ha poi concluso.
Una decisione che potrebbe avere una ripercussione sullo scacchiere politico. Infatti, già a fine marzo sia Malta che Slovenia avevano firmato una dichiarazione congiunta per il riconoscimento della Palestina. Il premier spagnolo Pedro Sanchez a inizio aprile aveva intrapreso un viaggio in alcune capitali di Paesi europei, tra cui appunto Oslo e Dublino, proprio per coordinare i rispettivi governi e procedere a un riconoscimento congiunto della Palestina.
Ma qual è la situazione? Scopriamolo nel dettaglio.
Spagna: quanti Stati riconoscono la Palestina
Tramite l’aggiunta di Spagna e Irlanda, cresce la fronda pro-Palestina. Diventano, infatti, nove in tutto i Paesi membri dell’UE che hanno riconosciuto ufficialmente lo Stato palestinese. Cinque di questi appartenenti all’ex blocco sovietico lo hanno fatto nel 1988. Tra loro c’era la Cecoslovacchia.
Dopo la sua dissoluzione, la Repubblica Ceca ha sostenuto che il riconoscimento non si applicava allo Stato moderno mentre la Slovacchia lo ha confermato nel 1992-93. Cipro ha riconosciuto la Palestina prima di entrare nell’UE mentre la Svezia lo ha fatto nel 2014. Nel mondo sono invece 142 dei circa 190 Paesi rappresentati alle Nazioni Unite ad aver riconosciuto la Palestina.
Spagna: Europa divisa su riconoscimento Palestina
La situazione, però, resta ancora molto ambigua. L’Unione Europea è infatti divisa su questo tema, e il coming out della Spagna può peggiorare le cose. Parigi ha detto che, al momento, non ci sono le condizioni affinché questa misura possa essere effettivamente utile. Per Berlino il riconoscimento deve avvenire solo successivamente al raggiungimento della soluzione dei due Stati, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è detto nei giorni scorsi favorevole alla nascita di uno Stato palestinese.
Tajani ha però specificato che questo debba avvenire alla fine del conflitto, con una decisa amministrazione dell’ONU.
“Bisogna respingere ogni passo che possa servire a scatenare tensione.” ha dichiarato.
L’Alto rappresentante dell’UE Josep Borrell da parte sua ha detto di aver “preso atto” della decisione di Spagna e Irlanda e si è impegnato a lavorare per raggiungere una posizione comune nell’UE.
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