20 Settembre 2021 - 19:00

Speciale Emmy Awards 2021: gli “Oscar della televisione”

Emmy Awards

In America, ieri sera, si è svolta la 73°edizione degli Emmy Awards, considerati universalmente come “gli Oscar della televisione”. Uno sguardo a tutte le vittorie, i momenti e i migliori look della serata

Ieri sera, in America (in Italia la cerimonia è iniziata alle 00:30), ha avuto luogo l’annuale cerimonia di premiazione degli Emmy Awards, i premi più importanti all’interno del panorama televisivo. Per la premiazione di quest’anno si è deciso di abbandonare la modalità telematica, vedendo così il ritorno di tutte gli attori e le star dal vivo che hanno sfilato sul red carpet.

In un’anno come quello che ci siamo lasciati alle spalle in cui, a causa della pandemia che ha bloccato diverse uscite cinematografiche, la tv ha regnato sovrana ed ha fornito alcuni dei prodotti audiovisivi più interessanti degli ultimi mesi.

La 73° edizione degli Emmy Awards ha visto il trionfo delle piattaforme streaming, Netflix su tutti, che ha collezionato ben 44 statuette. Vittoria clamorosa per The Crown, La regina degli scacchi e Ted Lasso.

Di seguito, vediamo in dettaglio tutti i vincitori della serata.

EFFETTO THE CROWN

Effetto The Crown. In ordine: Olivia Colman, Josh O’Connor e Gillian Anderson

The Crown deteneva, insieme a The Mandalorian, il record di 24 nomination agli Emmy. Di certo, la serie creata da Peter Morgan, non è rimasta a bocca asciutta, al punto che si è portata a casa ben 11 statuette tra cui:

  • Miglior serie drammatica
  • Miglior attrice protagonista a Olivia Colman
  • Miglior attore protagonista a Josh O’Connor,
  • Miglior attrice non protagonista a Gillian Anderson
  • Miglior attore non protagonista a Tobias Menzies
  • Miglior sceneggiatura in una serie drammatica a Peter Morgan (per l’episodio “War”)
  • Miglior regia in una serie drammatica a Jessica Hobbs (per l’episodio “War”)
  • Miglior guest star in una serie drammatica a Claire Foy.
Emma Corrin alla 73° edizione degli Emmy Awards

IL TALENTO DI MICHAELA COEL

Michaela Coel sul red carpet degli Emmy Awards

Dopo la vergognosa snobbatura ai Golden Globe, viene finalmente riconosciuto e premiato il talento dell’artista anglo-ghanese Michaela Coel, che ha vinto nella categoria di miglior sceneggiatura di una miniserie con I May Destroy You, gioiello della HBO uscito lo scorso anno, scritto, diretto e interpretato dalla stessa Coel. Con questa vittoria, l’artista diventa la prima donna nera a vincere nella categoria di miglior sceneggiatura agli Emmy Awards.

Nello show, Michaela Coel interpreta la protagonista Arabella Essiedu, star di Twitter divenuta scrittrice che tenta di ricostruire quanto è avvenuto nel corso di una notte passata a bere in compagnia, di cui non ricorda più nulla.

Un dramma crudo, innovativo e ironico allo stesso tempo, che sin dalla sua uscita aveva ricevuto il plauso di critica e pubblico. Era anche ora che i premi più mainstream ne premiassero il valore.

Come se non bastasse, a lei va il merito di aver pronunciato il discorso più d’ispirazione e commovente della serata.

Un messaggio per tutti gli scrittori- inizia così il discorso di ringraziamento della Coelscrivete storie che vi spaventino, che vi fanno sentire incerti, che vi facciano uscire dalla vostra confort-zone. Vi sfido, in un mondo che ci invita a sfogliare la vita degli altri per aiutarci a determinare meglio come ci sentiamo con noi stessi, e per sentire a nostra volta il bisogno di essere costantemente visibili, perché la visibilità in questi giorni sembra in qualche modo equivalere al successo, a non aver paura di scomparire. Scomparire da esso. Da noi. Per un po’. E guarda cosa realizzate nel silenzio”.

Emozionata, Michaela conclude dicendo: “Dedico questa storia a ogni singola persona sopravvissuta ad aggressioni sessuali”.

THE EMMY’S QUEEN

Anya Taylor-Joy alla cerimonia degli Emmy Awards

Una manciata di premi è spettata anche alla serie-fenomeno globale targata Netflix, La regina degli scacchi che ha vinto nella categoria di miglior miniserie. Un meritato premio è andato anche a Scott Frank per la miglior regia in una miniserie.

Dopo aver conquistato tutti i principali premi televisivi di questa Awards Season, tra cui un Golden Globe, non ce l’ha fatto per poco la giovane stella di Hollywood Anya Taylor-Joy, che non è riuscita a portarsi a casa anche l’Emmy per la sua interpretazione di Beth Harmon. E’ anche vero, però, che la Joy si trovava in una categoria a dir poco competitiva, visto che tra le altre nominate vi erano: Michaela Coel (I May Destroy You), Cynthia Erivo (Genius: Aretha), Kate Winslet (Omicidio a Easttown) ed Elizabeth Olsen (Wandavision).

IL TRIONFO DI KATE WINSLET E EWAN MCGREGOR

Kate Winslet vince come Miglior Attrice in una miniserie

Alla fine, a trionfare su tutte è stata proprio l’attrice premio Oscar Kate Winslet per la sua interpretazione della poliziotta Mare Sheehan nell’acclamata miniserie Omicidio a Easttown.

Dopo la vittoria, la Winslet ha anche lasciato trapelare diverse indiscrezioni che lasciano intendere che attori e produttori stanno pensando a una seconda stagione, dichiarandosi orgogliosa di poter interpretare questo personaggio. “Interpretare questo ruolo per me ha significato moltissimo perché mi fa sentire che il nostro settore sta cambiando. Sto onestamente iniziando a sentire che i cambiamenti stanno avvenendo. E penso che stiamo puntando il dito molto meno sulle donne in termini di aspetto e forma fisica. Abbiamo smesso di esaminarle”– ha dichiarato Kate Winslet, per poi aggiungere: “Interpretando Mare, sento che forse stiamo cambiando le dinamiche di come le protagoniste donne sono viste sullo schermo e questo mi scalda il cuore”.

Una miniserie fortunata, visto che è valsa la vittoria anche a Julianne Nicholson e Evan Peters, rispettivamente come miglior attrice e miglior attore non protagonista.

Se per la Winslet questo si è trattato del secondo Emmy, dopo averne vinto uno nel 2012 per la miniserie Mildred Pierce; Ewan McGregor ha portato a casa la prima statuetta come miglior attore grazie a un’altra miniserie targata Netflix Halston, il cui l’attore scozzese ha interpretato il celebre stilista statunitense Roy Halston Frowick, divenuto famoso tra gli anni ’70-80.

Elizabeth Olsen agli Emmy Awards

NON POTEVA MANCARE NEMMENO… TED LASSO

Vincitore assoluto per quanto riguarda la commedia è stata invece Ted Lasso, la serie targata Apple TV+, incentrata sulle vicende di un allenatore di football americano (interpretato da Jason Sudeiki) proveniente dal Kensas, che si trasferisce in Inghilterra per allenare squadra di calcio britannica, nonostante la diffidenza di tutto lo staff scolastico e il fatto che non conosca nulla di calcio.

Questa piccola perla comedy si era guadagnata ben 20 candidature, ed è risultata vincitrice di ben quattro Emmy Awards:

  • Miglior serie comica
  • Miglior Attore Protagonista in una serie comica a Jason Sudeikis
  • Miglior attrice non protagonista in una serie comica a Hannah Waddingham
  • Miglior attore non protagonista in una serie comica a Brett Goldstein

HAMILTON..THE MUSICAL

Hamilton: una scena del musical

Menzione speciale anche alla versione cinematografica del musical di Broadway dalle canzoni in stile hip-hop Hamilton, disponibile su Disney Plus, che ha vinto come Miglior varietà speciale pre-registrato.

GLI ULTIMI VINCITORI

Tra gli altri vincitori vi sono:

  • Miglior sceneggiatura in una serie commedia a Lucia Aniello, Paul W. Downs, Jen Statsky per Hacks
  • Miglior regia in una serie commedia a Lucia Aniello per Hacks Episode: “There Is No Line”)
  • Miglior attrice protagonista in una serie commedia a Jean Smart per Hacks
  • Miglior film per la tv: Natale in città con Dolly Parton (sempre di Netflix)
  • Miglior reality competitivo: RuPaul’s Drag Race
  • Miglior sceneggiatura in un varietà: Last Week Tonight With John Oliver
  • Miglior varietà talk show: Outstanding Variety Talk Series.