18 Aprile 2021 - 12:05

Stephen Curry, are you kidding me?

Stephen Curry

Altra prestazione da MVP di Steph Curry nella notte NBA, 47 punti contro i Celtics conditi da 11 triple a bersaglio e un nuovo record di lega

Altra straordinaria prestazione di Stephen Curry nella notte NBA. In un match fondamentale per la franchigia della Baia, il due volte MVP ha dimostrato, ancora una volta, di essere assurdamente dominante. L’avversario era di quelli tosti: i Boston Celtic di Jasom Tatum (44 punti) che, nonostante la prestazione di MVP di Curry, sono riusciti a battere gli Warriors e portare a 6 la striscia di vittorie consecutive.

Nonostante la sconfitta i riflettori si li è presi tutti Steph, tanto per cambiare. Il Play giallo-blu ha chiuso la gara rimanendo sul parquet per 37 minuti di puro spettacolo. 47 punti con 11 triple messe a segno e la sensazione che se assistito a dovere dalla squadra, tremendamente sfortunata nelle ultime due stagioni, starebbe a giocarsi traguardi ben più importanti.

Nelle ultime cinque partite Curry è stato praticamente un alieno: 38 punti contro Houston, 53 contro Denver, 42 contro OKC, 33 contro Cleveland e infine in 47 di stanotte per una media mostruosa di 42,6 punti a partita, niente male per un 33enne.

Una settimana iniziata superando una leggenda come Wilt Chamberlain in quanto a punti segnati con gli Warriors e conclusa con un nuovo (l’ennesimo) record NBA: 44 triple messe a segno in cinque partite consecutive.

Tutte le 44 triple messe a segno da Curry nelle ultime 5 partite

In scadenza di contratto nel luglio 2022, quando probabilmente firmerà il suo ultimo contratto, Curry darà sicuramente priorità ai suoi Golden State (l’unica squadra della sua strepitosa carriera) ma con Lebron che non ha mai nascosto di volerlo portare a Los Angeles, tutto può succedere. King James e Curry nella stessa squadra significherebbe assistere ad una sorta di All Star Game perenne, come se Cristiano Ronaldo e Messi giocassero insieme a Madrid.

Sognare non costa nulla, al resto ci pensa Steph.