30 anni dalla strage del Salvemini di Casalecchio, il ricordo di Mattarella
Il 6 dicembre 1990 si consumò la strage del Salvemini che costò la vita a 12 persone: le iniziative della Regione Emilia-Romagna e il ricordo di Mattarella
“30 anni per sempre”, così la Regione Emilia Romagna ha intitolato l’omaggio ai 12 ragazzi morti il 6 dicembre 1900 a Casalecchio di Reno. La strage del Salvemini è un momento che resterà indelebile nella mente degli italiani ma non solo. Un aereo militare si schiantò sull’istituto di Casalecchio di Reno, facendo morti e 88 feriti: un momento terribile, cui oggi ricorre il trentesimo anniversario dal drammatico evento.
A partire dal pomeriggio, alle 18, con il ricordo online affidato alle parole di Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno, Roberto Alutto, presidente dell’associazione delle Vittime del Salvemini 6 dicembre 1990, Virginio Merola, sindaco di Bologna e della Città Metropolitana, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa regionale, e con la partecipazione di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo.
Il programma degli eventi è organizzato dal Comune di Casalecchio di Reno, con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna, grazie alla legge regionale sulla Memoria del Novecento approvata nel 2016.
Il tutto in collaborazione con Assemblea legislativa regionale, Città metropolitana di Bologna, Comuni di Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa, associazione Vittime del Salvemini e Istituto tecnico Salvemini. Nel rispetto delle disposizioni anti-Covid, gli eventi saranno senza pubblico e trasmessi online sulle pagine Facebook delle istituzioni coinvolte e sul canale Youtube dedicato Salvemini 6 dicembre 1990.
Il ricordo di Sergio Mattarella
Non dimentica questo drammatico evento il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Queste le sue parole per il 30° anniversario della Strage del Salvemini: “Quelle vite spezzate sono scritte nella memoria della Repubblica e il loro ricordo accomuna oggi l’interità comunità civile“.
“Ci stringiamo ai parenti, familiari, ai superstiti, ai soccorrittori e chi ha lavorato per ricostruire la vicenda morale di questa tragedia. Nulla potrà mai lenire un dolore così grande. Nulla potrà cancellarlo dalla storia di una comunità. La memoria è fondamento di civiltà, e la sua condivisione genera solidarietà, coscienza, cultura“, conclude Mattarella.
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