4 Aprile 2018 - 11:06

Streptococco, i consigli dei medici del Bambin Gesù di Roma

streptococco

Nell’ultima uscita di “A scuola di salute”, il magazine di divulgazione dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, gli esperti illustrano tutto ciò che c’è da sapere sullo streptococco

Fin dagli anni ’60, l’infezione da streptococco era una vera e propria piaga sociale. Migliaia di bambini e giovani adulti si ammalavano e le conseguenze spesso erano infauste. Le complicazioni della malattia, inoltre, erano difficili da tenere sotto controllo per la medicina dell’epoca. Col passare degli anni, la diffusione degli antibiotici e le migliorate condizioni igienico-sanitarie, hanno fatto sì che diminuissero i casi di infezione. Negli ultimi anni, invece, a causa dell’abuso di antibiotici, si sta registrando un nuovo aumento della febbre reumatica e PANDAS (le malattie causate da streptococco), ben lungi dai picchi di metà secolo scorso, ma comunque degni di nota.

Cos’è lo streptococco

Si tratta un batterio, un cocco per l’appunto data la forma sferica, che in natura esiste in diverse forme. Gli streptococchi possono causare faringiti, tonsilliti, meningiti, endocarditi,otiti, scarlattina, polmoniti e sepsi. Il vademecum del Bambin Gesù si concentra, però, sullo Streptococco beta-emolitico di gruppo A, che causa, oltre a faringotonsilliti, anche una malattia che colpisce cuore ed ossa, la malattia reumatica e i cosiddetti PANDAS (disordini neuropsichiatrici autoimmuni associati all’infezione da streptococco).

Sintomi

Il principale sintomo è il mal di gola. La faringe può risultare arrossata, le tonsille ingrossate e ricoperte da un essudato bianco, le placche. Ciò nonostante non è detto si tratti di streptococco, per questo è bene evitare di iniziare la terapia antibiotica prima dei risultati di un tampone. L’insorgenza di placche può essere dovuta anche ad una malattia virale, per cui l’antibiotico è completamente inutile. La terapia con amoxicillina ha lo scopo di alleviare i sintomi ed evitare complicazioni.

Diagnosi e cura

Oltre ad alcuni sintomi clinici caratteristici, il metodo più efficace per la diagnosi è il tampone. Una volta eseguito, possono essere adottate due pratiche: la coltura, fatta in laboratorio e che può essere associata ad un antibiogramma (controllo di quale antibiotico è più efficace); il RAD, un metodo ambulatoriale che dà un risultato in pochi minuti ma con un’inferiore accuratezza nel risultato (minima)

La terapia per lo streptococco è costituita da un antibiotico, l’amoxicillina. Qualora la cura non dovesse far effetto nell’arco di 2-3 giorni, il bambino malato potrebbe essere un portatore sano, per questo resistente alle cure, e i sintomi causati da un virus. In tutti i casi in cui i sintomi non siano causati dal batterio ma da virus è da escludere tassativamente l’uso di antibiotici, sia per la loro inutilità sia per una possibile futura resistenza verso altri tipi di infezioni.

Per tutte le altre informazioni, qui il numero di A scuola di Salute completo.

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