2 Marzo 2019 - 11:24

Suburra, ecco i 4 motivi per amare Spadino

Suburra Rettore

Il personaggio di Alberto Anacleti detto Spadino, è quello dalla storia più affascinante all’interno della serie Netflix Suburra. Ecco perchè ci piace così tanto

Proprio ieri ho finito di vedere su Netflix la seconda stagione della serie Suburra e un’impressione che avevo sin dalla prima puntata della stagione d’esordio ha trovato conferma anche in questo secondo capitolo: in una girandola di lotte e alleanze che in più di un’occasione fanno perdere la bussola allo spettatore, è il personaggio di Spadino a tenere viva l’attenzione del fruitore.

Interpretato dal giovane Giacomo Ferrara, Alberto Anacleti lotta per il potere su se stesso prima che su Roma ed è per questo che ci piace tanto.

Affrancamento

Sin dall’inizio, Spadino cerca di affrancarsi dall’influenza che la sua famiglia esercita su di sè. Alla fine della seconda stagione, al netto di scelte difficili, lo vediamo saldo al comando del proprio territorio. Ma il risveglio dal coma di suo fratello Manfredi potrebbe cambiare le carte in tavola..

Matrimonio forzato

La famiglia è spesso per il giovane Anacleti, una gabbia. Sono i suoi, per esempio, a combinare il matrimonio con Angelica Sale sebbene lui non sia innamorato di lei. Nella seconda stagione, Angelica è una vera e propria alleata per Alberto che si prepara, come riesce, alla sua paternità ormai prossima.

Aureliano

Sui social la coppia formata da Aureliano e Spadino si è meritata addirittura un hashtag #spadotto. Alberto, lo sappiamo, è attratto dal compagno di “scuderia” ma l’amore tra i due è impossibile. Chi di noi non ha fatto i conti, almeno una volta nella vita, con un sentimento irrealizzabile?

Scelte difficili

Prima che il potere su Roma, come detto, sembra che Spadino sia alla ricerca del potere su se stesso. In questo senso Suburra assume quindi i connotati di un viaggio di formazione: calato in un contesto che non ammette debolezze,  Alberto per sopravvivere sarà chiamato ad una scelta difficile e forse inevitabile.