24 Settembre 2015 - 14:22

Tagli agli esami inutili, i medici minacciano lo sciopero

esami

Ieri il ministro Lorenzin ha presentato la lista di 208 esami a rischio spreco. I sindacati verso una mobilitazione nazionale: “No allo Stato che si sostituisce al dottore”

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È scontro tra medici e Ministro della salute dopo la pubblicazione dell’elenco delle prestazione sanitarie soggette a “indicazioni di appropriatezza prescrittiva”, ovvero i 208 esami che rischiano di essere ordinati senza che lo richieda una reale condizione di salute del paziente.

Decisamente contrari i sindacati dei medici che hanno avuto un incontro con il ministro della Salute Lorenzin per discutere del provvedimento. La categoria interessata è già in rivolta.

“E’ già in atto una mobilitazione che potrebbe portare ad uno sciopero di tutto il mondo della sanità italiana”, ha dichiarato Costantino Troise, segretario dell’ Anaao, il maggior sindacato dei medici.

Troise ha sottolineato che “non è compito della politica definire i criteri dell’ appropriatezza clinica, valore in cui pure ci riconosciamo, invadendo l’autonomia e responsabilità dei medici”.Tagli agli esami inutili, medici verso lo sciopero

Il ministro Lorenzin, intervenuta a Mattino Cinque, ha ribadito la ratio del provvedimento:“Si fanno solo  le diagnosi che servono e non quelle che non sono realmente necessarie”.

Il ministro ha spiegato che “non c’è nessuna caccia al medico, la sanzione scatta sulla parte accessoria dello stipendio, ma non parliamo di un singolo caso di errore, ma dopo una serie di casistiche che non sono dimostrabili”.

Diverse associazioni di cittadini e pazienti sono pronti a unire le forze con medici e sanitari per fare in modo che l’annunciato decreto sulle prestazioni “inutili” non si traduca in realtà.

Il portavoce del Tribunale dei Diritti del Malato Tonino Aceti ha dichiarato che con questo decreto “Si vuole trasformare il medico da professionista che agisce in scienza e coscienza a funzionario amministrativo che esegue i comandi dall’alto per fare cassa” .

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