Da Mr. Darcy a Giorgio VI, tanti auguri Colin Firth
Versatile e pluripremiato: Colin Firth è diventato col tempo un’icona del cinema inglese e di quello Hollywoodiano. Ha interpretato ruoli presenti nelle più importanti pellicole degli ultimi 10 anni
[ads1]
Colin Firth è, senza alcun dubbio, l’attore britannico che più ha avuto successo nel recente passato. I suoi ruoli mai banali, i film ai quali partecipava, sempre impegnativi. È anche per questo motivo che il suo nome, differentemente da altri attori inglese, ha un bel peso anche negli States.
Esordio e prime importanti collaborazioni
Dopo aver studiato teatro, Colin Firth esordisce sul grande schermo con la trasposizione cinematografica di Another Country. Alla fine degli anni ’80 collabora con altri giovani attori, che come lui, avranno un grande successo: a partire nel 1987 con Kenneth Branagh in Un mese in campagna, e poi ancora con Tim Roth, Gary Oldman, Bruce Payne e Paul McGann vengono etichettati come il “Brit Pack” – il pacchetto inglese – appunto, quella generazione di giovani attori britannici che avevano ottenuto un buon successo anche a Hollywood.
Il successo internazionale
Sarà alla metà degli anni ’90 che Colin Firth otterrà uno straordinario successo, quando Simon Langton lo scelse per interpretare Fitzwilliam Darcy nella mini-serie Orgoglio e Pregiudizio (con Jennifer Ehle), tratto dall’omonimo romanzo di Jane Austen. La serie ha un successo inaspettato e con essa, Firth ottiene la sua prima nomination ai Golden Globe. Da qui l’attore partecipa sia a pellicole americane che inglesi come Shakespeare in Love, Il diario di Bridget Jones, L’importanza di chiamarsi Ernest, La ragazza con l’orecchino di perla, Love Actually – L’amore davvero. Tutte importantissime pellicole: è qui che Colin pone le basi della sua crescita artistica con collaborazioni eccellenti: Judi Dech, Ben Affleck, Geoffrey Rush, Imelda Staunton, Scarlett Johansson e ancora Hugh Grant, Emma Thompson, Keira Knightley, Liam Neeson e l’indimenticabile Alan Rickman.
Gli anni recenti: i meritati riconoscimenti
Dal 2009 in poi è un’escalation di nomination e di premi: dalla Coppa Volpi per la sua interpretazione di Tom Ford in A Single Man, per il quale ottiene anche un BAFTA e nominato agli Oscar, Emmy, Golden Globe, Screen Actors Guild e BFCA. L’anno successivo, nel 2010, con la pellicola storica Il Discorso del Re, ispirato alla vita del monarca Giorgio VI, ottiene finalmente la statuetta più ambita e un Golden Globe.
Tra le ultime importanti pellicole si ricordano nel 2014 la collaborazione accanto ad Emma Stone nel nuovo film di Woody Allen, Magic in the Moonlight e nel 2015 recita insieme a Samuel L. Jackson e Michael Caine nel film di spionaggio Kingsman – Secret Service, campione di incassi.
E allora ripercorriamo alcune della tappe più importanti della carriera di Colin Firth.
Orgoglio e Pregiudizio – il primo grande successo
Una commedia che ha fatto storia, e ovviamente ne fa parte anche Firth
Love Actually con un cast stellare: tutto il meglio del panorama del cinema inglese – ovviamente ancora presente Firth
Un capolavoro, degnamente riconosciuto con numerosi Oscar, a meritarlo finalmente anche Colin Firth
E di conseguenza il suo discorso durante la cerimonia dell’83esima edizione degli Academy
La scrittura e l’impegno sociale
Colin Firth ha dimostrato di essere un artista poliedrico. Nel 2000, infatti, debutta da scrittore con The Department of Nothing. Nel 2009 contribuisce alla scrittura del libro We Are One: A Celebration of Tribal Peoples che esplora le diverse culture dei popoli e ne descrive le differenze e uguaglianze. Questo libro può contare su contributi di Laurens van der Post, Noam Chomsky, Claude Lévi-Strauss e indigeni come Davi Kopenawa Yanomami e Roy Sesana. Nel 2011, collabora con Ryota Kanai, Tom Feilden e Geraint Rees alla stesura dell’articolo scientifico Political Orientations Are Correlated with Brain Structure in Young Adults, apparso su Current Biology.
Sostiene Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, ed è il testimonial della campagna lanciata nell’aprile 2012 in difesa degli Awá, la “tribù più minacciata del mondo”.
È sostenitore dei diritti gay e favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. In occasione dell’approvazione della Proposition 8, che proponeva l’abolizione del riconoscimento delle unioni omosessuali, ha dichiarato:
“Se una cosa del genere, una cosa talmente retrograda, è stata approvata nel 2008 allora forse non abbiamo ancora fatto nessun progresso. Sto interpretando il ruolo di un uomo che, vivendo nel 1962, non si vede riconosciuti alcuni diritti fondamentali in quanto gay; forse siamo ancora nel 1962.”
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO