17 Novembre 2020 - 16:47

Trump: quando le logiche imprenditoriali sostituiscono la politica

Trump

Donald Trump fa fatica ad accettare la sconfitta. Ma una notevole contropartita potrebbe farlo cedere e riconoscere la vittoria a Joe Biden

Prima di diventare Presidente degli Stati Uniti Donald Trump era conosciuto da tutti come un facoltoso imprenditore. Ed è proprio questa logica imprenditoriale a non averlo mai abbandonato, nemmeno quando ha deciso di intraprendere la carriera politica.

Le azioni di Trump infatti sono fuori da ogni modello politologico in quanto si fondano su strategie e giochetti di potere. Lo ha dimostrato alle attuali elezioni presidenziali portando avanti una campagna elettorale dagli accesi toni populisti. Se la sua mentalità imprenditoriale da un lato gli ha assicurato il consenso di un grande fetta elettorale, dall’altra parte ha decretato la sua sconfitta. Le scelte sbagliate compiute durante il suo mandato infatti non sono state dimenticate dagli americani. E ora, alla fine delle elezioni, Trump incarna al meglio la figura di un uomo che non sa perdere e che non è disposto a riconoscere la sconfitta.

L’ultima strategia di Trump

Sconfitto da Biden, l’ex presidente degli Usa sembra vivere al di fuori della realtà. Rinchiuso in un mondo virtuale, perché scacciato da quello reale, continua a pubblicare tweet in cui accusa brogli elettorali. Trump infatti non riesce proprio a riconoscere la vittoria del suo avversario.Ciò che conta per lui è la storia che può raccontare, o vendere, a sé stesso, per sentirsi comunque il vincitore. Questo istinto è uno dei tanti che gli permette di scappare e reinventarsi per due, tre, quattro volte.” spiega il suo biografo, Michael D’Antonio. Da grande uomo d’affari quale è l’ex presidente studia bene tutte le carte in tavola e sa che accetterà la sconfitta solo in cambio di una grossa contropartita.

Il portavoce repubblicano punta a tutelare soprattutto i suoi interessi e non dimentica dei numerosi processi legali a suo carico e nemmeno degli ingenti debiti contratti con creditori stranieri. In questo quadro generare instabilità nel paese veicolando false informazioni su presunti boicottaggi elettorali conferirebbe a Trump un grande potere: quello di tenere a bada le banche creditrici per poi ritirarsi e accettare la sconfitta nel momento più opportuno.

Quello messo a punto dall’ex presidente americano sembra proprio essere il copione di un film che molti ricorderanno a lungo.