12 Dicembre 2020 - 11:17

Usa, via libera al vaccino Pfizer: da lunedì prime somministrazioni

terza dose

La prima somministrazione del vaccino Pfizer riguarderà il personale sanitario, poi gli anziani e infine soggetti a rischio. Harris: “Faremo il possibile”

Gli Stati Uniti ricevono il via libera dalla Fda (Food and Drug Administration) che ha ufficialmente autorizzato la somministrazione del vaccino Pfizer-BioNthec contro il Covid. Il vaccino Pfizer, efficace al 95%, verrà somministrato agli americani dai 16 anni in su. Pertanto, i primi a sperimentarlo saranno proprio i medici che hanno trattato pazienti Covid, probabilmente a partire da lunedì 14. Gli Stati Uniti diventano così il sesto Paese al mondo ad autorizzare la somministrazione del vaccino Pfizer, insieme a Regno Unito, Canada, Messico, Bahrein e Arabia Saudita.

Kamala Harris: “Faremo il possibile”

A tal proposito,la vicepresidente Kamala Harris ha così affermato: ‘Ci sono stati oltre 15, 8 milioni di casi di coronavirus e oltre 294.000 decessi negli Stati Uniti. E’ devastante‘. Stando alle parole della vicepresidente si pensa alla distribuzione di oltre 100 milioni di dosi: ‘nei primi 100 giorni faremo tutto il possibile per tenere sotto controllo questa pandemia. Le nostre priorità sono di garantire che tutti gli americani indossino una mascherina, distribuire 100 milioni di dosi di vaccino e riportare i nostri figli in sicurezza‘.

Il vaccino Pfizer sarà così somministrato a partire dal lunedì 14 a tutti i cittadini dai 16 anni in su. A ciascun individuo saranno somministrate due dosi di vaccino, a distanza di tre o quattro settimane l’una dall’altra.

Il piano sanitario

Dai primi calcoli stimati dal Wall Street Journal, il piano vaccinale prevede per il primo mese, la vaccinazione di 21 milioni di membri appartenente al personale sanitario degli Stati Uniti e tre milioni di anziani. Soltanto dal secondo mese, la somministrazione riguarderà una seconda fascia di cittadini, all’incirca 87 milioni di persone, tra lavoratori essenziali e altro.

Da marzo, invece, si coinvolgerà la terza fascia della popolazione, oltre 100 milioni di adulti con patologie ad altro rischio. I primi calcoli vedono la distribuzione di 25 milioni di dosi entro la fine dell’anno, sufficiente per 12,5 milioni di persone, essendo il vaccino diviso in due dosi.