8 Aprile 2021 - 21:12

Vaccini ed AstraZeneca: le parole del Presidente Draghi

Draghi

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha tenuto una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, oggi pomeriggio alle ore 18.00 ha tenuto una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. La conferenza del Presidente si è tenuta assieme al professor Franco Locatelli, attuale coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico. Ecco i punti salienti su cui si sono soffermati.

Piano vaccinale

“Con che coscienza la gente salta la lista sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili?”, ha osservato in prima battuta il presidente del Consiglio. “Uno può banalizzare e dire: smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani o ragazzi, psicologi di 35 anni. Queste platee di operatori sanitari che si allargano. Con che coscienza un giovane salta la lista e si fa vaccinare?”, ha detto Draghi.

La questione AstraZeneca e le riserve di dosi

Sul tema del vaccino anglo-svedese ha preso la parola il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli:Va ribadito che questo vaccino, AstaZeneca, può coprire la popolazione fragile: le scelte fatte fanno riferimento a eventi trombotici in sede inusuali ma straordinariamente rari: 86 casi su almeno 25 milioni di vaccinati.” “La raccomandazione è usare AstraZeneca per chi ha più di 60 anni”, ha sottolineato Draghi. Il Presidente ha poi chiarito la questione dosi: “La disponibilità di vaccini non è calata, i numeri sono come prima di Pasqua, sta risalendo secondo il trend previsto. Non ho dubbio sul fatto che gli obiettivi vengano raggiunti.

La problematica delle riaperture

“Ho visto Salvini e le Regioni, Anci, poi anche Bersani. C’è un equilibrio. Normale chiedere aperture: la migliore forme di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole. Naturalmente condannare la violenza ma capisco la disperazione a l’alienazione di chi protesta. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, obiettivo è un mese di presenza”, ha detto Draghi. . “Le riaperture dovranno esserci, non ho una data, ci stiamo pensando in questi giorni, dipende dall’andamento dei contagi e dei vaccini”. Sulle riaperture “conterà il dato sull’andamento delle vaccinazioni nelle classi a rischio”.

La ripartenza del turismo

“La stagione turistica? Manca una data. Garavaglia dice a Giugno. Speriamo, magari anche prima chi lo sa – ha detto Draghi parlando del turismo – Non diamo per abbandonata la stagione turistica, tutt’altro.”   Poi un appello per permettere ai turisti stranieri di raggiungere il nostro Paese. Bisogna procedere rapidamente nel nostro interesse ad avere un certificato vaccinale. Più che preoccuparsi delle complicazioni di carattere etico cominciamo a farlo.”

La posizione del Premier su Alitalia

“Siamo in piena trattativa tra i ministri e la Commissione: non possiamo accettare asimmetrie ingiustificate. Se ci sono ragioni per maltrattare Alitalia le vedremo, ma non accetteremo discriminazioni arbitrarie. Ora il punto centrale è creare una società che si chiamerà Ita, che avrà una discontinuità con il passato. Mi spiace che non si chiamerà più Alitalia: come una famiglia un po’ costosa ma una di famiglia. Ora serve partire immediatamente con la stagione estiva, con una società nuova forte che si regga sulle sue ali, senza sussidi. Speriamo un esito positivo con la Commissione.”

Il piano di Figliuolo

“Ci sarà una direttiva di Figliuolo sulle vaccinazioni delle persone fragili e poi vedremo come inserire con i ministri il parametro delle vaccinazioni delle categorie a rischio tra i parametri che si usano per autorizzare le riaperture. Pensate quant’è importante soprattutto per la riapertura delle scuole, soprattutto per quelle dei più grandi: uno dei criteri per chiudere era che tornavano a casa e contagiavano i vecchi, i nonni”.

L’importanza della digitalizzazione

“L’anno trascorso è stato di depressione: la digitalizzazione sarebbe stata la via per fare il possibile nella nostra vita. Questo divario digitale segue anche il divario che c’è nel nostro Paese: penso alla dad che è meglio di niente, ma c’è un divario tra le varie parti d’Italia. Questa è una priorità del governo: figura nelle missione del PNRR, è trasversale in molti progetti. Molti di questi non si possono fare senza questo passo in avanti nella Pubblica amministrazione. Il lavoro su questo punto è già cominciato”. Così il premier Mario Draghi.

Parole dure contro Erdogan

“Con questi dittatori, di cui però si ha bisogno, per collaborare uno deve essere franco nell’esprimere la propria diversità di vedute e anche pronto a cooperare per assicurare gli interessi del proprio Paese, bisogna trovare l’equilibrio giusto”, ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, parlando della Turchia in relazione all’episodio deplorevole che aveva coinvolto Ursula von der Leyen. “Non condivido assolutamente Erdogan, credo che non sia stato un comportamento inappropriato, mi è dispiaciuto moltissimo per l’umiliazione che la presidente della Commissione Europea ha dovuto subire.”

La questione Libica

“Sono consapevole di essere stato criticato, ma l’Italia è l’unico Paese ad avere corridoi umanitari con la Libia. Questi temi sono stati toccati: ho detto che siamo preoccupati per i diritti umani e orientati al superamento dei centri di detenzione. Franchezza ma capacità di cooperare. Tra le tante aree di cooperazione c’è quella dell’immigrazione. Senza troppo andare nei dettagli, questo è un problema che esiste. Allora come deve affrontarlo un governo? Un approccio umano, equilibrato ed efficace, sono le direttive che mi sono dato”. Così il premier Mario Draghi a conclusione della conferenza stampa a Palazzo Chigi.