Veneto, anche il vice di Zaia ha chiesto il bonus di 600 €
In Veneto, anche due consiglieri della Lega e il vice di Zaia hanno richiesto il bonus da 600 €. Ma è successo tutto “a loro insaputa”
Una novità nel bonus da 600 €. Ci sono anche due consiglieri regionali della Lega e il vicepresidente della giunta del Veneto, vice di Luca Zaia, tra coloro che hanno chiesto il bonus all’INPS. L’elenco, a questo punto, si allarga e la caccia ai deputati diventa sempre più forte. Nel frattempo, iniziano le confessioni tra i consiglieri regionali e comunali. Nella regione di Luca Zaia, sono tre gli esponenti del Carroccio ad aver fatto mea culpa. Si tratta di Riccardo Barbisan e Alessandro Montagnoli e del vicepresidente della giunta Gianluca Forcolin.
Nel caso di Forcolin, il bonus è stato respinto. Stando alle sue dichiarazioni, infatti, a fare domanda sarebbe stata la sua socia.
“Sono socio in uno studio di tributaristi. Quando è esplosa la questione del bonus, in queste ore, ho verificato con la mia socia che, senza che lo sapessi, ha presentato domanda per tutti dove possibile. Avevamo sette dipendenti in cassa integrazione. Il dato di fatto, però, è che io non ho visto un centesimo. La domanda non è stata accettata. Non è arrivato mai nulla. La richiesta rispondeva a ogni criterio di legittimità e quei 600 €, fossero arrivati, sarebbero rimasti nelle casse dello studio.” ha dichiarato in un’intervista.
Barbisan ha invece ottenuto il bonus ma ha prodotto documenti che attestano che ha immediatamente devoluto la somma in beneficenza. Montagnoli ha invece ammesso di essere tra i “colpevoli” in un post su Facebook. Insomma, in Veneto si avrà una rivoluzione con queste dichiarazioni.
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