Verso il green pass obbligatorio, cosa succederà ora
Il green pass diventerà obbligatorio? Il governo sta varando la bozza di governo che cambierà di nuovo il nostro modo di vivere.
Si va verso il green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro. Quali? Per ora in università e residenze per anziani, secondo la bozza del decreto approvato in consiglio dei ministri. Successivamente, forse, anche negli uffici della pubblica amministrazione, come sollecitato dal ministro competente Renato Brunetta.
Ma su questo fronte le opinioni nel governo sono differenziate. Sono settimane di forte dibattito politico dove si schierano i sostenitori del green pass per tutti e chi invece vorrebbe non renderlo onnipresente per non limitare la libertà di nessuno.
Una precisazione. I sostenitori del no green pass spesso accompagnano le loro ragioni per il timore di una vaccinazione obbligatoria per ottenere il tanto ambito semaforo verde. E qui una grande incomprensione. Il green pass – che si ottiene anche dall’esito di un tampone negativo – serve proprio per evitare il vaccino obbligatorio. Certo, qualcuno potrebbe ribattere che fare un tampone ogni 48 ore – ore valide per il green pass – è scomodo e antieconomico ma in fondo questa è il prezzo da pagare quando la propria libertà invalida quella degli altri.
Cosa succederà a chi non ha il green pass nei posti di lavoro
Secondo quanto è contenuto nelle bozze del decreto che ha ricevuto il via libera del consiglio dei ministri il personale che lavora in ambito scolastico, universitario e delle Rsa che verrà trovato a seguito dei controlli senza il green pass sarà punito con una multa che va da 400 a mille euro.
La sanzione sarà applicata sia ai lavoratori che non avranno la certificazione, sia ai dirigenti e ai datori di lavoro ai quali sono demandati i controlli. Un doppio binario che, è la convinzione del governo, funzionerà da sprone a muoversi per ottenere il green pass e – quindi – a vaccinarsi anche se l’obbligo di green pass non equivale a un obbligo vaccinale come già anticipato. Ma anche a svolgere controlli rigorosi.
Chi saranno le nuove categorie
Il governo, quindi, accelera sull’estensione del green pass nel mondo della scuola. Tutti gli adulti che accederanno negli istituti, in pratica, dovranno essere in possesso della certificazione. Dovranno averlo cuochi e altri soggetti al lavoro nelle mense scolastiche, i dipendenti delle aziende di pulizia esterne che hanno in appalto i servizi all’interno degli istituti e degli altri locali di pertinenza ma anche i genitori degli studenti, quando dovranno entrare nelle scuole. I presidi hanno espresso timori riguardo la possibilità di creazione di assembramenti al momento dei controlli, soprattutto nei primi giorni di applicazione delle nuove regole.
ARTICOLO PRECEDENTE
GP Monza: Ricciardo vince davanti a Norris, fuori Verstappen e Hamilton
ARTICOLO SUCCESSIVO