8 Luglio 2016 - 15:16

Parla Visco, governatore di Bankitalia: possibile intervento pubblico per aiutare le banche

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Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, parla di un possibile intervento pubblico per aiutare le banche in difficoltà. Padoan: “Bisogna tutelare il risparmio secondo il mandato costituzionale”

[ads1] Durante l’assemblea dell’Abi, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha parlato dell’elevato contesto di incertezza in cui riversano le banche e della possibilità di ricorrere ad un intervento pubblico per risollevare il sistema bancario. «Non sottovalutiamo i segnali di preoccupazione, il nervosismo che provengono dalla situazione dei mercati finanziari e interessano le banche italiane» e «insieme con le altre autorità stiamo agendo con determinazione per promuovere efficaci interventi di mercato».

Visco ha poi continuato parlando di nuove fusioni che saranno presto avviate nel mercato bancario italiano: «L’operazione di aggregazione tra due importanti banche popolari annunciata nei mesi scorsi costituisce un importante test della capacità di rinnovarsi del sistema a seguito del processo di riforma. Ci si attende che altre iniziative aggregative abbiano luogo in tempi non lunghi». Stando a quanto affermato dal governatore di Bankitalia, il rinnovo del vertice di Unicredit porrebbe le premesse per migliorarne la posizione patrimoniale e innalzarne i livelli di redditività.

Ad intervenire, anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Paodan, che ha sottolineato la natura precauzionale di un eventuale intervento pubblico e ha voluto evidenziare l’importanza del dialogo con l’Unione Europea. Padoan ha continuato parlando del modello di Atalante come possibile soluzione di mercato: «Esistono elementi di criticità che possono essere affrontati e risolti con soluzioni di mercato. […] L’intervento del fondo Atlante che può investire sia negli aumenti di capitale delle banche sia unitamente ad altri investitori in tranche di veicoli creati a sostengo delle banche gravate da npl è complementare alle riforme varate dal governo» per accelerare i tempi di recupero dei crediti.

Lo stesso presidente dell’Abi, Patuelli, ha preso parola riguardo le norme europee ed in particolare la normativa sul “bail in“, attaccandone l’incostituzionalità. «Occorre venga rivista al più presto la normativa sulle risoluzioni e sul bail in innanzitutto per ciò che contrasta con la Costituzione italiana», ha affermato Patuelli, sostenendo che «innovative iniziative private come il Fondo Atlante e il rinnovato ramo volontario del Fondo interbancario, con interventi preventivi, partecipativi e non più a fondo perduto, prevengono i rischi di altre eventuali (e più costose per tutti) risoluzioni e respingono ogni ipotesi di bail in». [ads2]