17 Aprile 2015 - 10:55

Vita segreta di una banchiera olandese

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Di giorno lavorava in banca, di notte si offriva per il puro piacere di farlo. La vita segreta di una dirigente di banca che ha fatto gridare allo scandalo in un paese dove la prostituzione è legalizzata

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Vita segreta che oramai più segreti non ha. La dirigente della De Nederlandsche Bank avrà forse dovuto appendere il frustino al chiodo, dopo essere stata licenziata dalla banca olandese perché la sua vita segreta è stata giudicata incompatibile con il suo lavoro diurno.

Quella che nella sua vita segreta era conosciuta con il suo nome d’arte, Conchita Van Der Waal, era registrata su un sito d’incontri sessuali in qualità di “dominatrix” che, come suggerisce l’etimo,  è  la dominatrice sadomasochista. Durante la sua vita segreta, secondo quanto il suo stesso annuncio riportava, era disposta a  trasformarsi in sadica e frustare i clienti,  impersonare autorità vestendo uniformi o a diventare la più classica escort di alto bordo che indossa intimo sexy e tacchi a spillo. La sua vita segreta, decisamente insospettabile per una donna in carriera come lei, che aveva incarichi ben retribuiti e viaggiava in Europa e America, è stata smascherata da una soffiata all’interno dell’ambiente di lavoro.

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Vita segreta di una banchiera olandese

Come può una vita segreta scandalizzare così tanto nel Paradiso della legalizzazione?  Persino diverse  testate giornalistiche come l’Irish Times,  il Quote olandese, l’autorevole Daily Mail o l’Indipendent  di Londra, si sono interessate alla sua vita segreta e, secondo un sondaggio condotto in Olanda, la maggior parte dei cittadini ha asserito che la donna doveva continuare a lavorare in banca, perché la sua vita segreta non interferiva e, soprattutto, era qualcosa di privato. Ciò che forse è rimbalzato alle cronache non è stata la sua vita segreta, ma la mancata dichiarazione della professione di “prostituta” ai fini legali e reddituali.

Il dilemma è di difficile risoluzione perché si vanno a scontrare due sfere imprescindibili del vivere civile: la libertà e la morale. Sembra che laddove esista una vita segreta, la morale svanisca, ma dopotutto, non è giusto che la vita segreta in questione, fin quando non leda i diritti e la libertà altrui, non possa essere esercitata. Questa possibilità è contemplata persino dalla Legge italiana. La vita segreta è la risposta alle regole e alle imposizioni della società, ed è stato sempre così fin dalla notte dei tempi. Solo che prima la vita segreta era segreta davvero, ma adesso fa più eco di prima, nonostante i costumi siano liberalizzati, ma a scanso di ogni moralismo non bisogna né assolvere né condannare: chi è senza peccato scagli la prima pietra.

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