Libertà di parola sui Social Network al giorno d’oggi
Chi di noi al giorno d’oggi non è iscritto ad un Social Network, come Facebook, Twitter, Tumblr, Instagram o altri? E soprattutto, tutto ciò quanto influisce sulla nostra vita, sulla nostra libertà di parola mentre ci relazioniamo con le altre persone?
Il problema della libertà di parola è sempre stato oggetto di una grande questione e un grande dibattito per l’essere umano. In special modo, nell’antichità ove il proprio modo di esternare un pensiero veniva oppresso, censurato e combattuto; era una metodologia certamente scorretta e che, purtroppo, attualmente non è ancora cessata.
La lotta per la libertà d’espressione però non termina, e ognuno di noi continua a dire la propria non curandosi degli effetti che questo può avere sulla società che ci circonda.
Nessuno infatti ci dà la libertà di insultare o di accusare per porci avvantaggiati a dispetto di altri.
Come detto sopra, bisogna stare attenti a come utilizzare la nostra libertà di espressione, mettere dunque in dubbio ogni nostro pensiero in base al contesto e alla situazione in cui ci ritroviamo.
Cito una parte di un testo scritto dal poeta romanesco Trilussa:
Per questo, ner risponne a quarche amico
che vorebbe sapè come la penso,
peso e misuro tutto quer che dico.
E metto tra er pensiero e la parola
la guardia doganale der bon senso
che me sequestra er contrabbanno in gola.
Questa stupenda poesia e in particolar modo questa piccola parte, conferma quanto la libertà di parola debba essere utilizzata, ma con accortezza. Di conseguenza l’obiettivo del divulgare il nostro modo di pensare dovrebbe essere quello di creare un discorso costruttivo per promuovere un dialogo ed un accrescimento personale.
Il mondo del web
Dopo questa conclusione possiamo iniziare a discutere del problema vero e proprio. Ovvero l’utilizzo del web.
In questo grande mondo ognuno è libero, senza guinzaglio, di dire ciò che vuole. Ed anche Umberto Eco, nel giugno 2015 afferma:
I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli
Parole che non sono messe senza un senso, e l’utilizzo della parola “imbecilli” come rafforzativa non è un caso.
Dopo questa affermazione le polemiche non hanno lasciato spazio a discussioni. Tutto questo è stato letto da Maurizio Crozza, che in una puntata di “Crozza nel paese delle meraviglie” ha affermato, dopo aver letto anche quel che scrisse Eco:
Un attimo dopo infatti, sono fischiate le orecchie a milioni di persone. Ed hanno incominciato a tempestarlo di insulti terribili su Internet.
Capite che genio era Eco, chi lo insultava per dargli torto, finiva per dimostrare che aveva ragione.
Sulla piattaforma Social Facebook, spesso, non si fa altro che pensare di essere “superiori” a qualcun altro. Un modo di porsi che non porta a niente, a nessun miglioramento personale se non solo alla “autodistruzione”.
Elenco qui sotto due commenti di risposta ad una domanda posta sull’argomento, raccolte per testimoniare le differenze di argomentazione:
Penso che persone come te non debbano avere diritto di parola!
Commento di Persona.
I social network hanno tirato fuori gli “imbecilli” e non solo questo, i social network hanno fatto molto di più, hanno dato la possibilità agli “imbecilli” di eleggere altri “imbecilli” a portavoce, permettendo a quest’ultimi di farlo a tempo pieno, diventano a tutti gli effetti dei “creatori” di contenuti per imbecilli, capaci di creare mode e aggregare un infinità di persone che al grido di Hashtag invadono Social, Internet e vita reale.
Non si può censurare chi è la maggioranza.
Si potrebbe fare gruppo, ma fare gruppo su dei “buoni propositi” non attira tanto quanto farlo sui “cattivi comportamenti”.
Ma non stiamo più parlando del diritto di pensiero o parola di un singolo, ma se sono legittimi comportamenti al limite, che poi vengono riusati dal singolo.
Commento di Persona.
Penso che per quanto questa cosa sia “negativa” per la società, è anche il punto di forza delle nuove tecnologie legate a internet. In più la possibilità che ognuno ha di dire la sua possa rendere molto più interessante l’analisi di praticamente ogni cosa perché è vero che il 90% delle persone che commentano non sanno un H di quello di cui stanno parlando, ma si ha comunque modo di ottenere un feedback. Il fatto che la gente sia per lo più poco istruita e ancora meno interessata ad esserlo non è cosa nuova, adesso serve più capacità di distinguere chi sa e chi no e per farlo abbiamo internet che ci aiuta.
Queste frasi possono far ben distinguere quale potrebbe portare ad un ragionamento che potrà migliorare il proprio bagaglio culturale e quale invece punta solo a nuocere l’altra persona. Il web, dunque, è una grandissima piattaforma che se utilizzata in modo corretto può portare solo vantaggi. Ma il suo uso deve essere studiato e guidato dal buon senso e dal rispetto verso chiunque ci navighi.
Le soluzioni inoltre esistono, si potrebbe pensare di introdurre una materia nuova nelle scuole per insegnare ai nuovi ragazzi come raggirare anche tutti i pericoli che la rete pone.
La libertà di parola è importante per tutti noi, deve essere utilizzata perché ci permette di esprimere i nostri pensieri. Inoltre è un potere che potrà e risolverà moltissimi dei problemi che abbiamo nel mondo. Siamo fortunati a vivere in questi giorni circondati dalla tecnologia, questa ci permette di divulgare quel che pensiamo a miliardi di persone tramite un solo click. Cose che pochi anni fa erano solo fantascienza.
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