Tokyo 2020: Simone Biles rinuncia alla gara a squadre
La stella della nazionale Usa Biles si ritira dopo un deludente esercizio al volteggio, aveva confessato di “sentirsi addosso il peso del mondo”
Simone Biles: la statunitense, tra le più attese dell’intera Olimpiade, si ritira dalla finale a squadre dell’artistica dopo una sola rotazione, quella al volteggio. Nell’esercizio è irriconoscibile ed atterra malissimo e merita un 13.766 che certo non è la sua tipica prestazione. Gli Stati Uniti, a quel punto, passano alle parallele asimmetriche. Ma Simone non c’è. Si è rimessa la tuta e, da bordo pedana, incita le compagne.
Probabile crisi mentale per l’atleta USA
Si tratterebbe di “un problema mentale” la causa del suo ritiro ed anche della brutta prestazione nel volteggio. A riferirlo sarebbe un allenatore della squadra. Simone lunedì, alla vigilia e dopo la qualificazione, aveva scritto su Instagram: “A volte sento tutto il peso del mondo sulle mie spalle”. A questo punto resta improbabile la rincorsa ai cinque ori e al record assoluto di successi olimpici. Tokyo 2020, per Simone Biles, rischia di finire qui.
La possibilità di un infortunio
Al di là di ogni speculazione, la Federazione americana ha semplicemente parlato di “condizioni fisiche da valutare giorno per giorno”, senza chiarire se questo significhi l’abbandono definitivo dei Giochi. Un’altra causa potrebbe quindi essere collegata ad una situazione di forma non proprio ottimale oppure ad un infortunio più serio.
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