A La Mecca 717 pellegrini restano uccisi per l’Hajj
La Protezione Civile rende noto che, per l’Hajj, restano uccisi in una enorme strage 717 pellegrini. Si stavano dirigendo verso La Mecca
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Più di 700 pellegrini sono rimasti uccisi mentre stavano per compiere uno dei riti dell’Hajj, il quinto pilastro dell’Islam.
Sono cinque gli obblighi fondamentali per ogni musulmano (per conoscerli tutti clicca QUI); uomo o donna che sia, il musulmano è tenuto a osservare i cinque comandamenti per Allah. Per Haj si intende il pellegrinaggio che gli islamici compiono verso La Mecca e nelle vicinanze della città dell’Arabia Saudita durante il mese Dhū l-Ḥijja. Il nome del mese, che in italiano viene tradotto con “Quello del pellegrinaggio“, chiarisce quanto sia importante per i pellegrini questo obbligo.
Oggi, 24 settembre 2015, durante il pellegrinaggio c’è stata una strage enorme a 5 Km di distanza da La Mecca. A Mina 717 pellegrini hanno trovato la morte tra la folla e 805 sono rimasti feriti.
A dare la notizia, qualche ora fa, è stata la Protezione Civile saudita. Mina, città lungo la strada che va dalla Mecca al Monte della Misericordia, nei giorni della Festa del Sacrificio si riempie di fedeli che giungono per compiere il rito della “lapidazione del demonio”, nel luogo dove secondo una leggenda Adamo ed Eva si riunirono dopo la cacciata di Dio.
Il sacrificio dei 717 pellegrini indigna il mondo intero; non si può morire per colpa della folla.
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