20 Giugno 2018 - 10:00

Allenarsi all’aria aperta: iniziare a correre con le scarpe da running giuste

scarpe

Per allenarsi all’aria aperta, le scarpe da corsa sono fondamentali: il fiato e le gambe servono, ma senza un paio di calzature adeguate tutti gli sforzi rischiano di essere vanificati

Le scarpe da running meritano di essere scelte con la massima attenzione per evitare che un’attività che dovrebbe far bene finisca per far male e abbia, quindi, conseguenze negative. La scarpa ideale è quella che mette a disposizione una buona ammortizzazione rispetto agli impatti con il terreno e al tempo stesso garantisce un ritorno di energia ottimale. In questo modo, si può conservare la necessaria vivacità fino al termine dell’allenamento. I piedi devono sentirsi leggeri, ma non va dimenticata la capacità di resistere all’usura, per evitare che dopo quattro o cinque sessioni di training le scarpe da running siano già da buttare.

Guida alla scelta

La forma del piede e la tipologia di appoggio sono due dei parametri più importanti che è opportuno prendere in considerazione nel momento in cui ci si dedica alla scelta delle scarpe da corsa. Ogni piede, infatti, ha una conformazione particolare e delle caratteristiche specifiche: la pianta può essere stretta o larga. Ecco perché è molto importante provare il modello che si è intenzionati a comprare, così da verificare la sua vestibilità. Il piede deve essere fasciato ma non costretto, e soprattutto in occasione del movimento non si devono verificare attriti di alcun tipo.

Per quel che riguarda la tipologia di appoggio, è indispensabile far mente locale al modo in cui si corre: un conto è atterrare prima con il tallone e un conto è atterrare prima con la punta, per esempio. Se si appoggia per primo l’esterno del tallone si parla di appoggio da supinatore, mentre se si appoggia per primo l’interno si parla di appoggio da pronatore: la via di mezzo è rappresentata dagli appoggi neutri. Non tutti, però, sono in grado di riconoscere e di identificare in maniera corretta le caratteristiche del proprio appoggio: ecco perché in diversi negozi vengono messi a disposizione degli specifici test che consentono di scoprirle. L’importante è riuscire a scegliere una scarpa da running con una suola capace di equilibrare l’appoggio, così che il passo possa risultare stabile.

La scarpa giusta a seconda dello stato di forma

Anche lo stato di forma personale è un criterio su cui ci si deve basare per scegliere le scarpe da corsa. Nel momento in cui si corre, infatti, il peso che si scarica sui piedi è più o meno tre volte maggiore rispetto a quello che viene scaricato se si cammina. Ecco perché tra i compiti delle calzature da running c’è anche quello di fare in modo che il corpo sia protetto dai traumi che potrebbero essere provocati dal carico di lavoro straordinario per le articolazioni e per le giunture ogni volta che i piedi impattano con il suolo. Ma che cosa c’entra lo stato di forma? Molto semplicemente, più si è allenati e meno la corsa è pesante: ciò vuol dire che chi è abituato a correre poco, o comunque lo fa da molto tempo, deve puntare su una calzatura con un buon livello di ammortizzazione.

Infine, non ci si può scordare di pensare alle location in cui si corre: per una corsa sul tapis roulant si dovranno utilizzare delle scarpe differenti da quelle impiegate per le corse al parco, magari in sentieri sterrati. I tracciati non asfaltati, in particolare, richiedono delle suole dotate di un grip tale da impedire la perdita di aderenza, mentre quelli asfaltati presuppongono più ammortizzazione.

La reazione, infine, è una delle doti che devono essere cercate nelle scarpe da running: essa corrisponde alla componente di rimbalzo della suola e influenza la velocità del passo quando il piede entra in contatto con il terreno.

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