14 Settembre 2020 - 16:27

Ameba mangia cervello uccide 13enne in Florida

ameba

Tanner Lake Wall, 13enne della Florida, è morto a causa di un’ameba mangia cervello. Il Naegleria fowleri, entrato nel suo naso dopo una nuotata in un lago

Tragedia in Florida, Stati Uniti, dove un bambino di 13 anni, Tanner Lake Wall, è morto a causa di un’ameba mangia cervello, entrata nel suo naso dopo una nuotata in un lago. Il piccolo è deceduto il 2 agosto scorso. Solo in questi giorni i suoi genitori hanno trovato la forza di raccontare quanto successo alla stampa locale. Il responsabile della tragedia è stato il Naegleria fowleri, un parassita che entra nel corpo attraverso il naso, può migrare nel cervello lungo il nervo olfattivo fino a distruggere il tessuto cerebrale. L’ameba provoca un’infezione che si chiama meningoencefalite amebica primaria e che ha ucciso il ragazzino in pochissimo tempo.

Un’infezione incurabile

Stando a quanto hanno raccontato i suoi genitori, Tanner aveva cominciato a mostrare sintomi dell’infezioni due giorni dopo la gita al lago. “Aveva nausea, continuava a vomitare, aveva mal di testa piuttosto forti ed anche il torcicollo“. Ha specificato la mamma del 13enne, che ha poi accompagnato il figlio al Putnam Community Medical Center, dove tuttavia i medici gli hanno diagnosticato un’influenza. Ma i genitori avevano la sensazione che si trattasse di qualcosa di più grave. Così, hanno raggiunto un altro ospedale, a Gainesville, dove, al termine di una serie di analisi, i medici sono arrivati alla diagnosi. “Ci hanno detto che Tanner aveva un’ameba parassita e che non esisteva alcuna una cura. Anche perché dopo l’inizio dei sintomi, la malattia progredisce rapidamente e di solito causa la morte entro circa 5 giorni, quindi non c’era già più nulla da fare“.

Il pericolo con le acque calde

Il 2 agosto scorso Tanner non aveva attività cerebrale e i suoi genitori hanno deciso di rimuoverlo dal supporto vitale al quale era stato attaccato per respirare. “Le persone devono essere consapevoli che con le acque calde questa ameba può entrare nel loro corpo attraverso il naso. Basta una sola immersione o una nuotata”, ha detto il papà del 13enne, che ora vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto successo al figlio affinché episodi del genere non accadono più.