Assalto a Ceuta: ottocento migranti pronti a scavalcare recinzioni con ogni mezzo
I migranti hanno preso di mira l’enclave spagnola di Ceuta. In seicento riescono ad oltrepassare le recinzioni con cesoie e bastoni. Poliziotti feriti
Sono le 7 del mattino quando Ceuta è sommersa dai migranti. Ottocento uomini affollano le recinzioni dell’enclave spagnola, nel cuore del Marocco. Sono disperati e pronti a ricavarsi un varco con ogni mezzo: cesoie, bastoni, forbici, spray urticante e calce viva.
“Una violenza mai vista” ha commentato la Guardia Civil davanti alla moltitudine di disperati provenienti soprattutto dall’Africa subsahariana. Il risultato? Solo in 600 sono riusciti nell’impresa. Quando poggiano i piedi sul suolo spagnolo esultano, si abbracciano.
Tra gli agenti si contano dei feriti, ma nessuno è grave. Sulla base degli accordi di Madrid con Rabat, i marocchini vengono rispediti al di là della frontiera (si tratta delle cosiddette “restituzioni a caldo“), gli altri sono trasportati nei centri di identificazione.
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