Brescia: arrestato l’assassino di Charlotte Angie, la pornostar uccisa e fatta a pezzi
La donna era stata uccisa nel mese di gennaio, poi l'assassino ha congelato il corpo per oltre un mese, prima di disfarsene tagliandolo a pezzi e gettandolo nei sacchi della spazzatura
Una tragedia dai toni macabri si è consumata nella città di Breno. Lo scorso 20 marzo è stato ritrovato il corpo di una giovane donna fatta a pezzi. Si tratta di una giovane esordiente nel mondo della pornografia: Charlotte Angie, nome d’arte di Carol Maltesi. Il corpo è stato rinvenuto in dei sacchi neri nei pressi di Paline di Brono (Brescia).
Fino ad oggi, martedì 29 marzo, i carabinieri erano ancora alla ricerca di un colpevole, poi la confessione. un 43enne di Milano, accusato di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere, ha confessato di aver ucciso la giovane circa tre mesi prima. Poi ha congelato il corpo per oltre un mese, prima di decidere di liberarsene facendolo a pezzi e buttandolo nei sacchi neri della spazzatura.
Chi era Charlotte Angie
Charlotte Angie aveva 26 anni, ed era metà italiana e per metà olandese. Risiedeva a Rescaldina (Milano), e ora, tramite gli ingaggi nel mondo della pornografia, viaggiava anche all’estero. La sua carriera era iniziata su Onlyfans durante la pandemia: arrivata la notorietà, aveva iniziato a lavorare come professionista.
Prima della svolta, era impiegata come commessa in un negozio di profumi. Oltre ai porno, la 26enne si esibiva anche dal vivo: al Luxy Club Milano avrebbe dovuto tenere il suo ultimo spettacolo, durante il Luxy Erotik Festival 2, da venerdì 11 a domenica 13 marzo, ma Charlotte Angie non si è mai presentata.
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