Brexit, il Regno Unito cancella il mandato di arresto europeo
Primi effetti della Brexit: si rischia di far dilatare l’ottenimento dell’estradizione. Londra tornerebbe a utilizzare una convenzione del 1957
Il Regno Unito dopo la Brexit è pronto a stravolgere alcune regole riguardanti i rapporti con in Paesi UE. Una di queste è la cancellazione del mandato d’arresto europeo. La decisione è stata comunicata dal Governo inglese e Boris Johnson ha immediatamente fatto sapere di avere il pieno gradimento verso questa scelta.
Senza accordi bilaterali o un nuovo accordo complessivo con la UE, dal 1° Gennaio 2021 la Gran Bretagna trascinerà nel caos l’Unione Europea. Senza più trattati condivisi, il Regno Unito farà infatti riferimento alla Convenzione sull’estradizione del Consiglio d’Europa del 1957.
A differenza del mandato di arresto europeo, la Convenzione non impone limiti di tempo e le richieste vengono fatte attraverso canali diplomatici e non, come quelli giudiziari. Ci sono inoltre più motivi per cui può essere rifiutata l’estradizione in confronto al mandato d’arresto europeo.
La situazione potrebbe portare al caos. Nessun Paese al di fuori della UE o dell’area economica europea ha attualmente accordi di estradizione equivalenti al mandato di arresto europeo che potrà continuare ad essere utilizzato da Regno Unito e UE. Il processo sarà quasi sicuramente avviato prima della fine del periodo di transizione.
Gli Stati membri allora possono rifiutarsi di consegnare i propri cittadini al Regno Unito durante il periodo di transizione. Il Regno Unito d’altro canto ha la possibilità di ricambiare, rifiutando di estradare i propri cittadini in qualsiasi Paese della UE che farà scattare questa opzione. Altre news, dunque, per quanto riguarda la Brexit.
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