L’UE ci ripensa: A Bruxelles si potrà continuare a dire “Buon Natale”
Dopo le polemiche di queste ore, la Commissaria Ue all’Uguaglianza Helena Dalli ha ritirato il documento ad uso interno per una comunicazione inclusiva che bandiva la formula Buon Natale
Accolto da uno stuolo di polemiche, qualche giorno fa la Commissaria all’Uguaglianza dell’Unione Europea Helena Dalli, aveva ratificato un documento ad uso interno che raccomandava una comunicazione più inclusiva, e che limitasse perciò i riferimenti a genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale. In particolare, le linee guida invitavano – nel periodo delle Feste Comandate – ad usare il meno possibile la formula “Buon Natale”, in quanto essa dà per scontato che tutti siano cristiani, e che tutti i cristiani celebrino le festività religiose nelle stesse date.
Quest’aspetto, secondo Dalli, contravverrebbe ad uno dei principi fondanti della Commissione Europea: mostrare la diversità culturale che anima il continente e garantire a tutti i ceti sociali e le credenze religiose degli europei lo stesso grado di rappresentatività.
La paventata abolizione della formula “Buon Natale”, a favore di espressioni più inclusive quali “Buone Feste” ha innescato, lo dicevamo, più di qualche polemica che ha spinto Helena Dalli a tornare sui propri passi e a ritirare le linee guida. Tuttavia, la Commissaria all’Uguaglianza non molla la presa e rilancia: “Questo non è un documento maturo e non soddisfa gli standard di qualità della Commissione Europea. Le linee guida richiedono chiaramente più tempo . Ritiro quindi il documento e vi lavorerò ulteriormente”.
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