Covid, dichiarata allerta ospedaliera a Londra
Il 2021 parte all’insegna del Covid completamente fuori controllo. Londra è in ginocchio, la Germania sfonda il tetto dei 1000 morti giornalieri, USA e Brasile sono in ginocchio
Il 2021 sarà anche l’anno della rivincita contro il SARS-CoV-2, ma questo non vuol dire che il virus è disposto a deporre le armi. Anzi, a giudicare dai dati che arrivano dal mondo, il Covid è più agguerrito che mai. Anche dove finora la gestione della pandemia era stata ineccepibile.
Il Regno Unito è fra i paesi attualmente più in difficoltà. Tutti i viaggiatori in arrivo paese avranno l’obbligo di sottoporsi a test diagnostici prima della partenza, e dovranno esibire un certificato di negatività per poter entrare nel Paese. A darne notizia è il Ministro dei Trasporti, Grant Shapps. Bisognerà fare il test fno a 72 ore prima dell’imbarco e i passeggeri in arrivo dovranno comunque auto-isolarsi per 10 giorni, in attesa delle verifiche delle autorità britanniche. Il mancato rispetto di queste regole comporterà una multa di 500 sterline.
Intanto a Londra un cittadino su 30 ha contratto il coronavirus. Il dilagare delle infezioni, dovuto principalmente alla nuova variante del virus, ha spinto il sindaco Sadiq Khan a dichiarare l’allerta sanitaria in città. “Ho dichiarato un incidente grave a Londra perché la minaccia posta dal virus alla città ha raggiunto un punto critico” twitta il primo cittadino di Londra, ribadendo che “adesso un londinese su 30 ha il Covid-19. Se non agiamo immediatamente adesso, il nostro sistema sanitario verrà soverchiato e molti altri moriranno“.
In Germania superati i 1000 morti giornalieri
I numeri diffusi dal Robert Koch Institut sono agghiaccianti: 1188 decessi nelle ultime 24 ore. Un nuovo e poco invidiabile record per la Germania, dove da fine anno la mortalità per Covid ha visto un’impennata clamorosa. Sono quasi 32.000 i nuovi contagiati, segno che ormai l’epidemia è del tutto fuori controllo nel paese. Per questo il governo federale ha deciso di prolungare il lockdown nazionale precedentemente deciso.
Decisione analoga anche in Ungheria, dove Viktor Orban fa sapere che la task force governativa ha stabilito l’estensione delle restrizioni fino al 1° Febbraio. Fintanto che il paese non avrà sufficienti scorte di vaccino, questa sarà la linea nazionale.
Il Covid imperversa nel Nuovo Mondo
Dall’altra parte dell’Atlantico la situazione è infinitamente più grave. Solo negli Stati Uniti si contano 4mila nuovi morti e più di 265mila contagi nelle ultime 24 ore. Una situazione drammatica, che arriva in un momento politico estremamente delicato.
Pessima la situazione anche in Brasile: il gigante sudamericano ha superato quota 200mila morti e segna il suo record nazionale di contagi con 94.517 casi in sole 24 ore. Il paese è secondo al mondo per numero di vittime e terzo per numero di contagi. Nonostante ciò, il presidente Bolsonaro non sembra intenzionato per il momento a particolari cambiamenti nella gestione della pandemia.
Campagna vaccinale
Intanto prosegue la campagna vaccinale anti Covid in numerosi paesi. Gli USA guidano la classifica con quasi 6 milioni di dosi di vaccino somministrate, mentre Israele è il paese che ha il più alto tasso di vaccinati al mondo ogni 100 abitanti, seguito con ampio distacco dagli Emirati Arabi Uniti. Al netto di problemi e ritardi, l’Italia si piazza all’8° posto a livello mondiale per numero di vaccini somministrati, nonché prima nell’Unione Europea per numero di vaccinati ogni 100 abitanti.
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