29 Maggio 2021 - 17:06

Decreto Semplificazioni, approvato in definitiva il testo ufficiale

Recovery Fund decreto semplificazioni

Approvato il Decreto Semplificazioni che introduce la possibilità di delega e accesso semplificato per il superbonus. Ecco tutte le novità

Il decreto semplificazioni è stato approvato ieri dal consiglio ufficialmente aprendo così la stagione delle misure da attuare per il Recovery Fund. Tante le novità che permetteranno di semplificare burocrazia e basare tutto sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione. Vediamo nel dettaglio tutte le novità del Decreto Semplificazioni.

Superbonus 110 per cento

Nel Decreo semplificazioni tra le novità spiccano le semplificazioni relative al superbonus del 110 per cento. Per l’avvio dei lavori basterà la CILA, e non è più richiesta la doppia conformità. Non c’è l’estensione agli alberghi, come preannunciato inizialmente, ma potranno accedere alla maxi detrazione fiscale anche ospedali, case di cura, caserme e ospizi.

In sostanza cosa cambia? Non sarà più necessaria la doppia conformità, ossia l’attestazione di stato legittimo. La CILA e i dati ivi indicati determinano inoltre i casi di decadenza dal superbonus del 110 per cento. Decade dall’agevolazione chi non la presenta, chi effettua interventi difformi rispetto a quanto indicato o chi dichiara informazioni non corrispondenti al vero.

SPID con delega

Il decreto Semplificazioni 2021 punta sulla digitalizzazione nel rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione, ed interviene anche sulle modalità di utilizzo delle credenziali SPID.

L’Identità Digitale potrà essere utilizzata da soggetti delegati. Il conferimento della delega per lo SPID è stato introdotto con il fine di favorire una diffusione massiccia delle credenziali per l’accesso ai servizi pubblici, anche tra quelle fasce di popolazione meno avvezze all’uso degli strumenti tecnologici.

Appalti e subappalti

Il decreto Semplificazioni 2021 modifica le regole in materia di appalti e subappalto. Per quel che riguarda il subappalto, dalla data di entrata in vigore del decreto:

  • fino al 31 ottobre 2021, il subappalto non può superare la quota del 50 per cento (rispetto al limite ordinario del 30 per cento) dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture. Sono comunque vietate l’integrale cessione del contratto di appalto e l’affidamento a terzi della integrale esecuzione delle prestazioni o lavorazioni che ne sono oggetto, così come l’esecuzione prevalente delle lavorazioni ad alta intensità di manodopera;
  • dal 1° novembre 2021, viene rimosso ogni limite quantitativo al subappalto. Le stazioni appaltanti indicheranno nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni che devono essere eseguite obbligatoriamente a cura dell’aggiudicatario in ragione della loro specificità. Sarà inoltre necessario indicare le opere per le quali è necessario un controllo rafforzato. Questo al fine di garantire il rispetto delle norme in materia di sicurezza e prevenire le infiltrazioni criminali;
  • il contraente principale e il subappaltatore sono responsabili in solido nei confronti della stazione appaltante.

Per quel che riguarda gli appalti, il decreto Semplificazioni stabilisce che tutte le aziende che parteciperanno alle gare per le opere del PNRR e del Fondo complementare dovranno presentare un rapporto sulla situazione del personale in relazione all’inclusione delle donne nell’attività lavorativa.

In caso di violazione dell’obbligo, è prevista l’applicazione di penali e l’impossibilità di partecipare per 12 mesi a ulteriori procedure. Punteggi aggiuntivi saranno inoltre riconosciuti alle aziende che adottano strumenti di conciliazione vita-lavoro e che si impegnino ad assumere donne e giovani under 35.

Abolito bollo per l’online

Tornando al rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione, il testo del decreto Semplificazioni prevede l’esenzione dal versamento dell’imposta di bollo di 16 € e dei diritti di segreteria per i certificati richiesti online. Tutti i certificati richiesti in modalità telematica, da quelli anagrafici a quelli relativi alla residenza, saranno rilasciati gratuitamente e senza il pagamento delle imposte da parte del cittadino richiedente.